Loano. L’ex presidente della Provincia Alessandro “Chicco” Garassini candidato sindaco di Loano. E’ questa la voce che da qualche giorno circola nella cittadina rivierasca.
Secondo i ben informati, l’avvocato sarebbe stato “invitato” a presentarsi alle elezioni della prossima primavera come capogruppo della lista civica che, salvo sorprese, riunirà alcuni esponenti dell’attuale gruppo di minoranza di “è Tempo” (tra questi Dino Sandre e Betti Garassini, sorella dello stesso Alessandro) e i rappresentanti del movimento dei “Cittadini Attivi”.
Lui, il diretto interessato, chiosa: “Sono molto lusingato e perciò ringrazio chi ha fatto il mio nome – commenta Garassini – Non ho problemi ad ammettere di averci pensato. Non mi piace il modo in cui sono andate certe cose a Loano negli ultimi anni. Io amo la mia città e per questo ho pensato di dover fare qualcosa per il suo bene. Mio padre, che è stato sindaco a sua volta, è mancato 29 anni fa e uno dei miei desideri sarebbe quello di portare a compimento alcune ‘visioni’ che ha avuto negli anni del suo mandato. In fondo, tante opere pubbliche e tante iniziative che si sono concretizzate in seguito facevano parte del suo programma. Credo che la città abbia ancora grandi potenzialità di sviluppo”.
Ma purtroppo Garassini ha un “problema”: “Ho un lavoro che mi impegna molto. Nei dieci anni in cui sono stato impegnato nella cosa pubblica l’ho trascurato, ma ai tempi ero un ragazzo e non avevo né moglie né figli. Ora invece ho una famiglia e quindi sarebbe tutto molto complicato. Vorrei poter dedicare tempo ed energia i miei concittadini, ma non posso permettermi di abbandonare di nuovo il mio studio legale. Dopo dieci anni di impegno nella cosa pubblica ho fatto grande fatica per poter riavviare lo studio, che era rimasto aperto grazie all’impegno di mia sorella e di altri professionisti. Abbandonarlo di nuovo e farlo ripartire a sessant’anni sarebbe molto difficile. Inoltre voglio godermi la mia famiglia”.
Insomma, per il momento l’avvocato è costretto a dire “no, grazie”: “Sono molto soddisfatto del ‘servizio civile’ che ho prestato qualche anno fa in qualità di presidente della Provincia. Anzi, ringrazio ancora quanti me lo hanno permesso, ma per ora non ho intenzione di ritornare in pista”.