Albenga. “Non faccio polemica perché penso che la cosa fondamentale sia dare veramente una valida offerta al territorio, cioè ai ragazzi. Gli studenti lavorano, perché studiare è un lavoro: devono avere il diritto di scegliere l’indirizzo che vogliono per la realizzazione del loro sogno di vita, e devono poter fare meno fatica possibile per raggiungere la scuola. E’ chiaro che chi ha la scuola sotto casa è ovviamente fortunato, e Albenga è in una posizione logistica buona per il ponente“. Schiva le polemiche Simonetta Barile, la dirigente scolastica del Liceo Giordano Bruno di Albenga, ma nel contempo ribadisce le ragioni logistiche che rendono opportuna la scelta di collocare in terra ingauna (anziché a Savona) il prossimo Liceo Musicale.
Un indirizzo che manca al ponente ligure, perché attualmente il più vicino è quello di Genova. “Savona dista 40 km, uno studente che voglia frequentarlo ci arriva in mezz’ora di treno – fa notare Barile – uno studente di Imperia o Ventimiglia dove deve andare? Ora come ora deve andare a Genova… il fatto di aver la possibilità di aprire un Liceo Musicale ad Albenga è quindi un’offerta per gli studenti di tutto il Ponente”.
“E’ ovvio che sarà l’amministrazione a decidere quale scuola del ponente ligure dovrà avere questo indirizzo – precisa poi la dirigente – In questo momento è il Liceo Giordano Bruno e io sono contenta della scelta, ammesso che venga confermata perchè date le lamentele ci sono punti interrogativi. Se venisse confermata ci rimboccheremo le maniche e ci daremo da fare per offrire la possibilità ai ragazzi di seguire questo indirizzo. Che è di nicchia, quindi chiaramente non ha il richiamo e i ‘numeri’ di altri, però è molto bello e valido”.
Nessun attacco dunque ai “rivali”, ma una semplice rivendicazione dei propri meriti. “Lo studente che arriva al mattino dopo un’ora e mezza di treno arriva stanco, quando va a casa dopo un’altra ora e mezza di viaggio è troppo stanco per studiare. Se siamo a metà riusciamo a soddisfare un po’ la zona Savona-Albenga e relativo entroterra, e un po’ quella tra Albenga e Ventimiglia. Questa è la mia visione, ma lungi da me l’idea di polemizzare con i colleghi delle scuole savonesi, con cui ho un ottimo rapporto e che stimo moltissimo. La decisione spetta all’amministrazione e agli organi competenti in materia”.
Il rovescio della medaglia è il fatto che l’eventuale arrivo del Musicale renderebbe ancora più allarmante la situazione della carenza di spazi in cui da tempo si trova il Bruno. “Il problema per noi è delicatissimo, perché in questo momento non li abbiamo nemmeno per le classi attualmente esistenti – ammette Barile – non abbiamo un’aula in più, siamo sacrificati. Io penso che se dovesse partire l’indirizzo musicale l’amministrazione che ce lo ha assegnato ci darà anche gli spazi, ma spero che ce ne diano anche per gli indirizzi attuali perché il prossimo anno rischiamo il collasso“.