Savona. E’ Giorgio Barisone, 59 anni, disoccupato (lavorava in Confesercenti), il primo candidato sindaco della città di Savona in vista delle prossime elezioni amministrative.
Barisone è il candidato del Pcl che questa mattina, nella sede di via Milano, nel quartiere Villapiana, ha presentato il progetto politico per la corsa elettorale: “Siamo i primi a presentarla, ma è la ‘lista degli ultimi”.
Barisone ha subito puntualizzato il criterio che guiderà la formazione della lista: “si baserà sulla rappresentanza delle categorie più emarginate a Savona: gli ultimi”. “Ci saranno persone senza casa, senza lavoro, affiancate da avvocati, liberi professionisti, commercianti, tutti legati ad un principio di lotta sociale. Io stesso sono disoccupato, mi mancano sette anni alla pensione e, come tanti giovani, cerco lavoro” spiega Barisone.
“Che effetto fa essere ufficialmente il primo candidato sindaco di Savona? Da persona e da partito che probabilmente non entrerà nemmeno in consiglio comunale a meno che non ci sia una rivoluzione nella testa dei cittadini savonesi, dico che questa è una cosa molto bella: non abbiamo da spartire niente con nessuno” dice Barisone.
Sui motivi che lo hanno spinto a scendere in campo Barisone spiega: “Siamo qui per denunciare questo stato sociale assurdo. Siamo qui per denunciare questa falsa democrazia che ci chiama ogni cinque anni a votare e poi magari risolve le cose come vuole. Pensate a Renzi che è seduto lì senza essere mai stato votato da nessuno. Il nostro appello al voto è un appello alla lotta per la casa, per il lavoro, per la salute, per l’ambiente. L’appello contro il massacro sociale al quale questa falsa democrazia ha portato in questi anni che sia di centrodestra o di centrosinistra”.
Sull’ipotesi di eventuali accorsi con altre forze della sinistra, il candidato sindaco è scettico: “Non penso che ci sia spazio per nessun accordo, non certo per mancanza di volontà perché si è visto in questi anni cosa sono riusciti a fare”.
Non è mancata una battuta sul programma: “Siamo ovviamente favorevoli al porticciolo della Margonara e abbiamo già pensato di radere al suolo il Priamar per fare un parcheggio per elicotteri, lo sa che noi ci muoviamo sempre così vero?” ha scherzato Barisone.