Prospettive

Il consiglio regionale approva il Growth Act, la legge sulla crescita

Con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 15 astenuti (minoranza)

consiglio regionale

Regione. Con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 15 astenuti (minoranza) è stato approvato il disegno di legge 38 “Legge sulla crescita”, cioè il Growth Act. Il testo di legge si pone come obiettivi la promozione degli investimenti, della crescita e dell’occupazione.

Regione attuerà una sinergia tra diverse fonti di finanziamento, comprese quelle statali e comunitarie. Per attuare gli obiettivi della legge, la giunta può rimodulare la spesa programmata. Vengono destinate al finanziamento della legge le risorse derivanti dalla riduzione dei costi conseguenti alla razionalizzazione degli affitti passivi e alla vendita del patrimonio regionale non destinato a fini istituzionali.

“È una legge quadro che andrà declinata in singoli provvedimenti specifici – aveva dichiarato al momento della sua approvazione in giunta l’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi, che ha coordinato i lavori tra i vari assessorati coinvolti nella stesura del provvedimento – Un lavoro collegiale che ha portato a un progetto unitario fondato su un’idea comune di sviluppo per la nostra regione, per attrarre nuovi investimenti, dialogando con tutto il territorio: dall’impresa all’operaio”.

Nella vision della legge sono comprese la semplificazione normativa e la riorganizzazione di tutto il sistema regionale, dei propri enti e società partecipate “per rivolgerne l’attività alle finalità ed agli obiettivi della presente legge e renderne l’azione più efficiente ed incisiva”.

Per attrarre investimenti, è prevista l’esenzione totale dell’Irap fino a 5 anni (attivazione prevista di investimenti di 100 milioni di euro), sostegni economici alle imprese attraverso i fondi Ue e la stipula di accordi di localizzazione per insediamenti di imprese produttive, turistiche e del terziario. Per massimizzare l’effetto moltiplicatore delle risorse pubbliche a favore di operazioni di finanza innovativa e capitale di rischio per imprese e infrastrutture localizzate in Liguria, la Regione intende istituire un fondo strategico regionale che opera con meccanismi di mercato e può contare sulla raccolta diretta di fondi.

soldi

Oltre che con risorse regionali, nazionali e comunitarie il fondo potrà essere alimentato con i proventi delle dismissioni immobiliari della Regione e delle sue partecipate.

A regime il fondo avrà una dotazione stimata in circa 60 milioni di euro in grado di generare un effetto leva pari ad almeno 300 milioni di euro e investimenti complessivi pari a 600 milioni. La creazione del fondo è accompagnata da un’operazione di trasformazione della finanziaria regionale per adeguarla alle nuove misure previste dal Growth Act.

Previsti strumenti per il supporto delle start up (esenzione totale Irap, premialità in bandi Ue, sostegno alla costituzione di laboratori e facility tecnologiche, promozione della collaborazione tra IIT e tessuto produttivo ligure).

Nella legge sono previste agevolazioni fiscali per le imprese: la Regione adotta misure di agevolazione fiscale sull’IRAP, anche tramite l’esenzione totale fino ad un massimo di cinque anni, a beneficio di determinati settori produttivi.

Imprese

Per attrarre investimenti e lo sviluppo di attività di imprese e reti d’impresa in Liguria, la Regione può stipulare accordi di localizzazione con imprese che investano in nuove attività produttive, turistiche e nel terziario purché mantengano l’insediamento per un periodo minimo di cinque anni. Questi accordi possono prevedere, oltre alle agevolazioni sull’Irap, sostegni economici alle imprese per creare nuovi posti di lavoro e realizzare nuovi insediamenti.

Il testo di legge prevede un programma di internazionalizzazione per attrarre imprese estere e attrarre flussi di capitale per investimenti utilizzando risorse della programmazione comunitaria. Le legge favorisce l’insediamento e lo sviluppo delle imprese ad alta tecnologia introducendo una specifica premialità nei bandi regionali per il finanziamento di queste imprese.

La Regione favorirà l’accesso delle micro, piccole e medie imprese agli strumenti innovativi di finanziamento in capitale di credito e in capitale di rischio sul mercato.

Sul fronte della digitalizzazione: riduzione tempi e oneri per imprese e cittadini attraverso l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi della Regione, degli enti strumentali e delle società regionali (bandi on line con piattaforma per la gestione dei fondi di finanziamento; light trade; fascicolo sanitario elettronico).

Per quanto riguarda l’agricoltura e le aree interne, la Regione concentrerà le risorse, soprattutto i fondi europei Feasr e Feamp, promuovendo l’aumento della dimensione delle imprese, la promozione dei prodotti regionali e la loro qualità, lo sviluppo di nuove imprese agricole o forestali, l’incentivazione dei giovani agricoltori nella titolarità d’impresa rafforzando la funzione di presidio territoriale delle imprese agricole o forestali che operano nelle zone svantaggiate della Liguria o in zone con particolari vincoli ambientali.

agricoltura

Per l’entroterra, si punta alla valorizzazione delle aree interne, integrando alla strategia nazionale, focalizzata su trasporti, scuola e sanità, attraverso: finanziamento ad associazioni di piccoli Comuni, sviluppo di reti telematiche, sostegno alle permanenza dei piccoli insediamenti commerciali e artigiani.

Circa il turismo, l’obiettivo prioritario è diffondere a livello internazionale le eccellenze turistiche della Liguria attraverso: il rafforzamento del marketing istituzionale con la ricerca mirata di mercati di nicchia e di qualità, l’offerta di servizi alberghieri e balneari con standard di qualità competitivi sui mercati internazionali, lo sviluppo delle conoscenze linguistiche degli addetti. A livello territoriale, la Regione rafforzerà la formazione turistica da parte di scuole alberghiere e istituti dedicati anche attraverso forme di partenariato pubblico/privato, promuoverà il riuso in chiave turistica di aree di grande pregio sulla base di progetti fattibili tecnicamente ed economicamente, migliorerà la mobilità regionale, anche attraverso la realizzazione di stazioni intermodali al servizio dei comparti crocieristico e turistico.

Spiaggia, stabilimento balneare, mare

In ambito di cultura e spettacolo, verranno semplificate e rinnovate le procedure per il sostegno di enti, progetti e interventi in materia di cultura e spettacolo. Il sostegno ordinario è commisurato esclusivamente all’entità degli aiuti fissati dallo Stato, i contributi eccedenti rispetto a questi possono essere concessi sulla base di criteri stabiliti dalla Giunta regionale basati sulla più estesa diffusione sul territorio regionale delle iniziative; sul coinvolgimento di una pluralità di enti, pubblici o privati, o realtà territoriali; sull’innovatività e qualità delle iniziative; sulla capacità di incidere sullo sviluppo turistico ed economico del territorio.

Sono previste iniziative per potenziare i flussi turistici creando una stazione integrata di traffico internazionale dalla quale partano collegamenti veloci di eccellenza; verranno potenziati brands di eccellenza da promuovere internazionalmente; la ricerca mirata di mercati internazionali di nicchia e di qualità e la riorganizzazione delle professioni turistiche.

Per formazione e lavoro, il testo di legge attiva meccanismi di premialità a favore delle imprese che attiveranno percorsi di alternanza scuola-lavoro; si procede all’accreditamento di servizi per l’impiego gestiti da soggetti privati; vengono introdotti interventi formativi per favorire l’apertura di nuove imprese destinati sia ai giovani, sia agli adulti fuoriusciti dal mercato del lavoro; viene promossa per i giovani in servizio civile una formazione finalizzata all’inserimento nel volontariato di protezione civile ed antincendio boschivo.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, la Regione può sottoscrivere accordi con gli Enti Locali per razionalizzare ed efficientare i costi dell’esercizio anche attraverso investimenti sul rinnovo del parco mezzi e le politiche del personale.

bus tpl

Per la realizzazione di opere di rilievo, la Regione definisce le procedure per una forma di dibattito pubblico sulla base di un adeguato livello di progettazione e promuove il ricorso a tecniche di finanziamento mediante capitali privati e il ricorso all’istituto della finanza di progetto. Sono previste semplificazioni nelle procedure per gli appalti pubblici con la nascita di un tavolo permanente di raccordo tra la Suar e le stazioni appaltanti della Città Metropolitana di Genova, delle Province liguri e del Comune di Genova.

Circa la ricerca e la formazione universitaria, la Regione promuove l’eccellenza, il merito, l’innovazione scientifica e tecnologica e i metodi di didattica nei settori scientifici, attraverso: la revisione dei criteri di collaborazione con l’università, enti e centri di ricerca; il potenziamento delle attività dell’Istituto Italiano di Tecnologie. Saranno attuate misure per attrarre ricercatori stranieri ed italiani che operano presso istituzioni scientifiche straniere, per sviluppare collaborazioni e sinergie tra centri di ricerca ed imprese nei settori di specializzazione del territorio.  Il testo di legge prevede, fra l’altro, la promozione della ricerca con università italiane e straniere e con imprese attraverso specifici dottorati di ricerca o assegni di ricerca affinché l’attività sia svolta anche presso enti privati, autorità indipendenti o autorità amministrative. .

campus savona

Per quanto riguarda le infrastrutture, la parola d’ordine è “Liguria 2020: oltre gli appennini e le alpi”. La Liguria sta rafforzando la cooperazione con Lombardia e Piemonte per restituire centralità al Nord Ovest come area di scambio, di traffico e di produzione nell’ambito dei due Corridoi Reno-Alpi e Mediterraneo della rete centrale europea dei trasporti. Il Terzo Valico dei Giovi e il raddoppio della linea ferroviaria Andora Ventimiglia; la gronda autostradale di Ponente; le opere a mare, i terminali logistici e le vie di accesso del sistema portuale ligure; il potenziamento dello scalo aeroportuale di Genova sono le principali opere che consentiranno alla Liguria di spezzare l’isolamento fisico che frena lo sviluppo dell’economia regionale da troppi anni.

Circa l’economia del mare, la Regione promuove: azioni di rilancio e internazionalizzazione delle imprese del settore nautico; lo sviluppo delle attività che assicurino al contempo un proficuo uso delle aree demaniali marittime; proposte per la creazione di una zona franca nell’area portuale, intermodale e industriale di Genova in attuazione della Legge 12 luglio 1991, n.202. Vengono previste misure per interventi di difesa dall’erosione costiera , il  ripascimento delle spiagge  e viene promosso lo sviluppo e la tutela delle attività che offrano garanzie di servizio al pubblico e che assicurino un proficuo uso delle aree demaniali.

Per quanto riguarda il patrimonio edilizio, saranno introdotte misure per: incentivare il recupero, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato; la rigenerazione urbana, nel rispetto dei valori paesaggistici e delle normative di tutela ambientale e di efficienza energetica delle costruzioni; la valorizzazione del patrimonio pubblico e programmazione degli interventi di edilizia scolastica. Si promuove il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili residenziali pubblici e privati attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Cantiere lavori edilizia

Sulla sanità, si punta a sviluppare la sanità ligure anche attraverso la crescita di servizi privati di eccellenza e la sinergia con l’industria di qualità a sostegno dei servizi sanitari anche in collaborazione con le università italiane e straniere, unitamente a un rigoroso sistema di verifica.

Circa la efficienza energetica, la giunta avvia un programma pluriennale per sostenere interventi su immobili residenziali pubblici e privati attivando un sostegno finanziario per i condomini (erogazione di contributi a fondo perduto a parziale copertura dei costi).

Per quanto riguarda lo sviluppo del digitale in Liguria, la giunta regionale adotta un piano per la digitalizzazione delle procedure amministrative regionali rivolte a cittadini e imprese.

Sono previste semplificazioni in materia di via: il testo di legge prevede la revisione  delle normative in campo ambientale riorganizzando le procedure in modo da evitare duplicazioni ed aggravanti procedurali e unificando all’interno della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale le procedure e le autorizzazioni ambientali necessarie.

Camera di Commercio di Savona

Il testo di legge prevede l’istituzione di una cabina di regia con la rete delle Camere di Commercio, per individuare le priorità di intervento e definirne il crono programma.  Vengono istituiti gli Stati generali dell’economia, che dovranno monitorare e verificare l’andamento e l’efficacia dei progetti avviati, e a cui  parteciperanno anche le associazioni regionali più rappresentative dei lavoratori, delle imprese, degli ordini professionali e dei rappresentanti del terzo settore.

L’obiettivo è iberare le energie positive delle imprese e del lavoro per il rilancio della Liguria. Gli “Stati Generali dell’economia” saranno lo strumento di confronto sinergico tra giunta e partenariato con agenda priorità, verifica attuazione programmi, attuazione eventuali revisioni.

Il Growth Act destina risorse per 272 milioni di euro: di questi, 60 milioni sono destinati al fondo strategico regionale, 25 milioni alla riduzione dell’Irap e 187 milioni ai fondi per le imprese.

Le risorse che faranno da volano al Pil della Liguria per oltre 950 milioni di euro: 600 milioni per il fondo strategico regionale, 100 milioni per la riduzione dell’Irap e 250 milioni di fondi alle imprese.

La votazione della legge e degli emendamenti è stata preceduta da un lungo dibattito.

Alice Salvatore

Alice Salvatore del Movimento 5 Stelle ha detto: “Sono perplessa per l’esiguità spazio a sanità e trasporto pubblico. Il contenuto e molto superficiale e approssimativo e nonostante dichiarazione di intenti poco potrà incidere la legge su economia ligure e contrastare crisi economica e favorire l’occupazione». Secondo il consigliere la legge ha la valenza di una legge delega «senza disposizioni normative che indicano immediatamente gli effetti positivi annunciati e non si spiega dove si trovano le risorse. Manca inoltre una analisi di fattibilità del provvedimento legislativo”.

Secondo Juri Michelucci (Pd) il testo presenta alcuni aspetti condivisibili come l’esenzione Irap per i prossimi 5 anni: il consigliere ha chiesto che l’esenzione sia allargata alle cooperative sociali. “Occorrono correttivi temendo conto di quanto suggerito da associazioni di categorie nelle sedute in commissione e la semplificazione normativa non dovrà essere – ha aggiunto – solo un’enunciazione di principio”.

Il consigliere ha ricordato la presenza in Liguria di molte piccole imprese e ha raccomandato che il Fondo strategico “non sia appannaggio solo delle grandi realtà produttive. Occorre evitare, inoltre, operazioni speculative ma fare operazioni che abbiano un lungo respiro per la Liguria”.

Gianni Pastorino (Rete a sinistra) ha condannato il fatto che ieri la commissione competente non abbia esaminato gli emendamenti presentati. Il testo, secondo il consigliere, è troppo generico e quindi va rigettato completamente. Pastorino si è dichiarato contrario alla creazione del Fondo strategico la cui gestione “esautora il consiglio dalle funzioni di controllo e verifica che gli sono proprie”. Pastorino ha annunciato la presentazione di alcuni emendamenti auspicando la loro approvazione e vincolando il voto finale all’accoglimento di alcune delle modifiche proposte al testo. Al termine del dibattito, valutando positivamente l’accoglimento di alcuni emendamenti, Pastorino rispetto all’iniziale posizione contraria, ha dichiarato il voto di astensione.

Giovanni Lunardon

Giovanni Lunardon (Pd): “Vi richiamo a riconoscere il ruolo del Consiglio sancito dallo statuto, mentre l’articolo 9 e 10 sembrano il prodotto di una malcelata nostalgia di una idea disastrosa di una sorta di banca del territorio che è fallita miseramente. La pubblica amministrazione, invece, non deve fare la banca ma deve fare la programmazione e può sostenere l’accesso al credito delle imprese e garantire trasparenza”.

Sul tema della portualità Lunardon ha ricordato che il governo ha appena emanato un decreto di riorganizzazione dei porti «e di questo non si fa cenno nel documento come se la Liguria fosse slegata dal dibattito nazionale. Su questo tema, inoltre, la giunta pensa di intervenire costruendo un nuovo carrozzone con una nuova entità giuridicamente autonoma”. Al termine del dibattito e delle votazioni, rilevando l’accoglimento di alcuni emendamenti, Lunardon ha annunciato l’astensione del suo gruppo.

Andrea Melis del Movimento 5 Stelle ha detto: “Gli articoli sul Fondo strategico toccano argomenti delicato ma affrontati in modo nebuloso locali. Si vuole trasformare Ligurcapital in una banca con i rischi connessi e sarebbe una banca alimentata da fondi nazionali, europei ecc, ma questo potrebbero nascondere un rischio di impresa e la stessa riforma non essendo chiara potrebbe allontanare dal controllo pubblico Ligurcapital”.

Rispetto all’alimentazione del Fondo grazie alle dismissioni di fondi immobiliari, il consigliere ha rilevato che questo fondi sono già destinate al risanamento di Arte Genova e ha lamentato che sul piano sanitario “la legge promuove la privatizzazione del settore”. Prima del voto finale, inseguito all’accoglimento di alcuni emendamenti, il consigliere ha annunciato che, dopo la contrarietà iniziale, il gruppo si sarebbe astenuto.

sergio rossetti

Sergio Rossetti (Pd) ha aggiunto: “Questa legge è un manifesto politico: non ci sono i soldi non ci sono gli strumenti. E’ solo una bandiera politica che nasconde altro. In tutte le materie non ci sono gli elementi fondativi sulle ricadute, non si fa mai riferimento all’idea che la crescita del territorio non deve lasciare indietro nessuno, non si spende una parola sul 12 per cento della dispersione scolastica o sulle politiche di inclusione. Non c’è un parola – ha aggiunto – .che dica che abbiamo persone in forti difficoltà economiche. Questa legge pensa ad un territorio che cresce senza tentare di recuperare la parte di marginalità. Non c’è una parola sulla produzione di cultura e sull’immigrazione. Insomma c’è una visione parziale della cresciuta del territorio”.

Secondo Francesco Battistini (Mov5Stelle) questa legge è un “manifesto elettorale vuoto e schematico. La valorizzazione del brand turistico – per esempio – vuole scelte coraggiose” in campo di recupero ambientale e, a questo proposito ha citato il sito di stoccaggio delle ceneri nel golfo della Spezia.

Luca Garibaldi (Pd) ha rilevato: “Nel testo manca la riorganizzazione della macchina amministrativa, che sarebbe un tema di autoriforma, una dinamica che a livello nazionale si sta cercando di portare avanti. Tutte le iniziative produttive e turistico-ricettive vivono, infatti, del confronto quotidiano con la macchina regionale. Occorre davvero la semplificazione amministrativa e delle procedure”.

Ha aggiunto: “Noi siano un laboratorio demografico dell’Italia ma nel testo non ci sono misure per agevolare la presenza di giovani così come nella sanità non si affronta il tema dell’invecchiamento attivo e della cronicità. Manca, infine, in questa legge, uno spazio alla green economy”.

Marco De Ferrari del M5S: “Questa legge non fa che accrescere il numero di opuscoli informativi che ci state consegnando ormai da giugno” ha esordito il consigliere che ha sottolineato «la mancanza delle modalità di intervento”. De Ferrari ha definito troppo generiche le indicazioni contenute nelle revisioni normative in campo ambientale che esporrebbero la Regione al rischio di infrazioni delle norme europee. Troppo generici, infine, gli interventi annunciati per l’efficientamento della rete di trasporto che, secondo il consigliere, rischia di tradursi nella riduzione del servizio e nell’affidamento ai privati di alcune linee su gomma.

Raffaella Paita Consiglio regionale

Raffaella Paita del Pd: “Noi siano disponibili a lavorare insieme sopra un testo che è sostanzialmente una enunciazione di buoni principi senza contenuto e senza sostanza – ha esordito – La sanità è citata solo in relazione al ruolo del privato e tuttavia non viene mai nel documento citata la parola “sanità pubblica”. Non c’è una parola sul trasporto pubblico locale e su una politica di mobilità integrata. Credo che questo provvedimento – ha aggiunto – sia uno specchietto per le allodole che permetterà alla giunta di essere meno vincolata nell’individuazione delle risorse, che potranno essere gestire dall’unica cabina di regia prevista, cioè la giunta stessa”. Paita, infine, ha condiviso l’esenzione all’Irap per le imprese.

Parere positivo sul provvedimento è stato espresso da Alessandro Piana (Lega Nord): “Questa legge è un testo fondamentale per l’economia. L’iter è stato complesso e ci ha visto dibattere a lungo ascoltando anche le varie categorie e fino ad un certo punto anche con la minoranza c’è stato dialogo”.

L’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi (Lega Nord) ha replicato lanciando un appello alle minoranze e chiedendo di votare a favore del provvedimento: “Dobbiamo iniziare a capire che su alcune questioni ci deve essere un’unità di intenti come accade in altre regioni quando si parla di grandi tematiche”.

Edoardo Rixi

Secondo l’assessore “lo spirito del provvedimento non è uno spirito di parte ma si muove per la crescita del nostro territorio da un punto di vista economico e sociale. Credo che sulle idea generale si possa, quindi, trovare consenso. In questo testo ci sono principi di buon senso e abbiamo tolto alcuni aspetti che potevano essere di carattere ideologico proprio per creare uno strumento su cui lavorare tutti insieme”.

Rixi ha ribadito l’utilità della legge ricordandone i punti qualificanti e ha aggiunto: “Io dico no al conflitto politico, allo scontro solo ideologico senza se e senza ma, e quelle Regioni che hanno scelto il conflitto hanno fatto sempre un passo indietro. Noi, invece, con questa legge siamo in grado di sviluppare un modello innovativo ligure, un modello da seguire e vorrei che questo nostro modello fosse tolto alla politica”.

L’assessore, dopo avere criticato l’attività della giunta precedente, “che ha brillato per assenze in tutti i casi in cui si parlava di rilancio economico, come la conferenza Stato-Regioni. Anche per questi errori del passati ora ci troviamo impreparati. Adesso la nostra giunta, con questa legge, mette al centro il primo problema che è lo sviluppo della Liguria”.

Sono stati approvati all’unanimità quattro ordini del giorno, legati al provvedimento, presentati da Sergio Rossetti (Pd), Gianni Pastorino (Rete a sinistra), Andrea Melis e Marco De Ferrari (M5S). Approvati alcuni emendamenti presentati dalla giunta e dalla minoranza. Accolto anche un  emendamento presentato da Valter Ferrando (Pd) che ribadisce “la centralità delle strutture e dei servizi sanitari pubblici” e un’altra modifica, sempre proposta dal Pd, secondo cui le disposizioni attuative del Fondo strategico verranno proposte al Consiglio regionale per l’approvazione di uno specifico provvedimento. Accolti anche emendamenti presentati da Movimento5Stelle sulla valorizzazione del teatro dialettale e affinché il piano di digitalizzazione delle procedure amministrative riguardi non solo la Regione ma anche le società partecipate. Accolti alcuni emendamenti presentati da Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) per creare, nel campo delle infrastrutture digitali,  competenze in cyber security e perché negli Stati Generali siano compresi le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali e i rappresentanti del terzo settore.

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