Bagarre

Grow Act, voto in commissione rinviato. Rete a Sinistra: “Caos del centro destra”

Gianni Pastorino

Liguria. Bagarre durante la commissione consiliare di questo pomeriggio sul Grow Act: “Il centrodestra non è in grado di fornire risposte agli emendamenti presentati dall’opposizione. Provvedimento rinviato al voto domani in aula; però senza aver conseguito l’approvazione preliminare”.

“All’apertura della commissione, gli emendamenti depositati erano 56 – spiega Pastorino –; il problema si è visto subito: da un lato gli altri gruppi hanno presentato gli atti solo alle 15 (mentre Rete a Sinistra lo aveva già fatto venerdì scorso), dall’altro la maggioranza si è trovata senza argomenti rispetto alle osservazioni mosse dall’opposizione. Quindi, con una scelta del tutto irrituale, si è deciso di cancellare il voto preliminare sul Growth Act”.

“Come Rete a Sinistra abbiamo condiviso questa decisione, ma non ci capacitiamo dell’atteggiamento tenuto dalla giunta, ancora una volta in difficoltà – rincara Pastorino -; il centrodestra ha avuto tutte le possibilità per determinare i tempi di approvazione del provvedimento: hanno voluto bruciare le tappe, ma adesso non sono in grado di entrare nel merito degli emendamenti proposti”.

“Quanto avvenuto è tanto più grave se si pensa che la giunta ha chiesto più volte una condivisone del Growth Act, chiarendo di essere aperta a tutti i contributi dell’opposizione – prosegue Pastorino -; e invece oggi abbiamo rischiato di vedere bocciati 56 emendamenti su 56, poiché la mancanza di risposte avrebbe determinato aprioristicamente il voto negativo della giunta”.

Inevitabile la decisione di sospendere lavori, anche perché: “la crescita economica e produttiva di questa regione non è una questione che si può determinare a colpi di maggioranza”.

Le proposte di modifica di Rete a Sinistra: “impulso al settore agroalimentare delle aree interne, promozione dell’artigianato di eccellenza come driver del turismo, incentivo alla diffusione della banda ultralarga – elenca Pastorino, che pone l’accento anche sugli aspetti occupazionali -, particolarmente importante l’emendamento all’art.19, con il quale chiediamo l’applicazione di clausole sociali negli appalti pubblici: la Regione deve impegnarsi per evitare la precarizzazione la continua perdita di posti di lavoro, in settori particolarmente delicati, come quello dei servizi, in cui i bandi di gara tendono a mutare nel tempo”.

E sempre in tema di lavoro, attualizzazione del monitoraggio dei fabbisogni formativi e occupazionali,

Il consigliere di Rete a Sinistra prosegue l’elenco degli obiettivi alla base degli emendamenti: “chiediamo di ampliare la partecipazione nei grandi processi decisionali, rafforzare l’attività degli enti di ricerca promuovendo il merito e considerando gli impatti sociali, avviare progetti pilota per il settore pubblico in collaborazione con poli scientifici e distretti tecnologici, realizzare – finalmente – una piattaforma digitale sicura e all’avanguardia che funzioni davvero come motore di sviluppo per i settori più avanzati dell’economia”.

“Per noi fare politica significa fare buone proposte – conclude Pastorino -; non siamo contrari a priori; il nostro voto sul Growth Act sarà condizionato alla capacità della maggioranza di recepire le nostre istanze” conclude Pastorino.

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