Cairo Montenotte. Una trattativa sindacale in stand by iniziata con i 49 esuberi, una vertenza ancora aperta: la prospettiva di una ripartenza reale di Ferrania Solis restano difficili e oggi arriva un “mea culpa” da parte di Stefano Messina: “Le situazione è complicata e senz’altro sensibile per la nostra azienda che ha rilevato il 100% nel 2008. Certamente è stata una sconfitta industriale in quanto ad oggi non abbiamo raggiunto i risultati produttivi e di occupazione sperati e auspicati all’inizio”.
“Gli investimenti effettuati in questi anni non hanno dato i risultati che speravamo ed è senz’altro giusto assumersi le proprie responsabilità. Le risorse messe in campo sono state senza successo sia sul fronte dell’industria tradizionale quanto sul settore del fotovoltaico” aggiunge ancora Messina.
“Ferrania Solis sta in piedi, ma con grossi sacrifici per l’azionista e per gli stessi lavoratori che stanno soffrendo di una lunga situazione di crisi. Il mercato interno c’è, tuttavia è chiaro che con la diminuzione degli incentivi diventa quasi impossibile competere rispetto ad altri soggetti imprenditoriali che hanno enormi vantaggi sui costi di produzione. Faremo il punto della situazione al termine di questo primo trimestre, certamente il quadro economico-finanziaria resta in precario equilibrio” conclude Messina.
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