Savona. Si è conclusa da poco la lunga e accesa assemblea dei soci della cooperativa Il Faggio: alla fine è passata proposta che prevede la rinuncia da parte dei lavoratori all’ultimo 33% della tredicesima (la restante parte era già stata “lasciata in cassa”) ed il rinvio della scadenza per la ricapitalizzazione al prossimo 27 febbraio con una nuova assemblea. La speranza è che alcuni soci che non hanno ancora firmato la sottoscrizione delle quote possano decidere di aderire di fronte all’alternativa del licenziamento. C’è anche una notizia positiva: entro questo venerdì i lavoratori dovrebbero ricevere l’ultimo 30% dello stipendio del mese di dicembre.
La sottoscrizione delle quote era partita lo scorso 18 gennaio, secondo il piano di risanamento messo a punto dalla società Thorton, ma alcuni lavoratori hanno deciso di non aderire e la ricapitalizzazione non ha raggiunto la cifra richiesta dal piano di salvataggio. In particolare all’appello manca una buona parte degli “imperiesi”.
La situazione finanziaria della cooperativa però non presenti margini di manovra: quella cifra, 1.350.000 euro, è fondamentale per la sopravvivenza della cooperativa. E per questo motivo l’assemblea ha deciso di applicare la legge 142, che prevede l’obbligo da parte dei soci di ricapitalizzare pena la decadenza da socio. E quindi da dipendente: per chi deciderà di non ricapitalizzare, dunque, ecco aprirsi le porte del licenziamento.
Uno scenario che ha creato qualche polemica in assemblea: all’inizio infatti si era stabilito che la sottoscrizione delle quote fosse su base volontaria, e non “obbligatoria”. All’uscita dell’assemblea non sono mancati momenti di tensione e malumori, in particolare per la minoranza dei soci messe alle strette per la firma e arrivare alla ricapitalizzazione.