Carcare. In settimana verrà inaugurato il Poliambulatorio Cornareto, che ha sede presso la Residenza Casa dei Nonni di Carcare, ma il taglio del nastro è accompagnato da qualche polemica. A sollevarla è il gruppo consiliare “Carcare Bene Comune” che spiega: “Il Poliambulatorio è una struttura completamente privata aperta in una struttura pubblica realizzata in Project Financing a valle di una procedura di gara che non prevedeva alcunché in merito all’apertura di tale tipo di struttura”.
“L’inaugurazione avviene senza che la Giunta Bologna abbia mai chiarito la legittimità di tale operazione. Al riguardo, abbiamo presentato e discusso in Consiglio comunale ben due interrogazioni con le quali abbiamo chiesto, tra l’altro, se l’apertura di un poliambulatorio privato fosse coerente con i principi della procedura ad evidenza pubblica che ha portato all’individuazione dell’attuale gestore e con la relativa documentazione contrattuale e se il contratto e i relativi allegati economici, sulla base dei quali è stato definito il canone da riconoscere al Comune di Carcare, prevedessero gli introiti derivanti dall’attività del poliambulatorio nonché di conoscere l’ammontare di detto canone” spiegano i consiglieri di minoranza Paolo Piacenza, Stefania Berretta e Daniela Lagasio.
“Ebbene, ancora oggi, nessuna precisa risposta è stata data al riguardo dall’Amministrazione. Per eliminare ogni dubbio sulla legittimità dell’operazione avevamo anche proposto di sottoporre la questione all’Unità Tecnica Finanza di Progetto, una struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri che fornisce assistenza gratuita agli enti locali in materia di contratti pubblici ma niente, la Giunta Bologna non ha mai provveduto ad inoltrare tale richiesta di assistenza dimostrando, ancora una volta, poca trasparenza in un’operazione così delicata. Continuiamo a nutrire molti dubbi sulla correttezza dell’operazione e ci saremmo aspettati, prima dell’apertura del Poliambulatorio, una presa di posizione chiara e trasparente da parte della Giunta ma invece niente. Oltre ai dubbi di cui sopra, riteniamo peraltro che la Giunta non abbia in tale occasione tutelato i cittadini carcaresi considerato che nella struttura pubblica della Casa dei nonni si andrà a svolgere un’attività sanitaria a carattere meramente privato che potrà essere utilizzata esclusivamente a pagamento” spiegano dal gruppo consiliare.
“Come già affermato in passato, siamo evidentemente favorevoli all’apertura sul territorio Carcarese di ulteriori servizi al cittadino ma riteniamo che sia necessario garantire che gli stessi trovino legittimazione nella procedura di gara e nel contratto in essere con il gestore privato e che degli stessi se ne avvantaggino tutti i cittadini e non solo i più benestanti considerato che trattasi di opera costruita in project financing su terreno pubblico” concludono Piacenza, Berretta e Lagasio.