Puntino

Borghetto, un errore in una mail fa saltare il consiglio comunale: minoranza sulle barricate

"Si è creato un inutile aggravio di costi per il personale, disagio per il pubblico ed una brutta figura per l'amministrazione"

Consiglio Comunale Borghetto Deserto

Borghetto Santo Spirito. “Tutti possono sbagliare, ma diventa difficile accettare il ripetersi di tutti questi errori con tutte le verifiche che dovrebbero essere fatte dagli uffici e dal personale competente”. Così i consiglieri di minoranza di Borghetto Roberto Moreno e Bruno Angelucci (Pdl) e Pier Paolo Villa (Lega per Borghetto) commentano la seduta del consiglio comunale prevista per mercoledì scorso alle 21 e “saltata” a causa di un problema di natura burocratica.

“All’apertura della seduta, la minoranza consiliare ha informato il presidente del consiglio comunale che l’assenza del consigliere Villa era dovuta al fatto di non aver ricevuto la convocazione, che avviene tramite posta elettronica certificata”.

A ingenerare l’errore, un errore nella digitazione dell’indirizzo di posta elettronica (mancava un “puntino”) che ha di fatto impedito alla mail di raggiungere il suo destinatario.

“Dopo aver appurato la veridicità di quanto sostenuto – proseguono i consiglieri – la maggioranza del sindaco Giovanni Gandolfo non ha potuto fare altro che invalidare e rinviare la seduta, che è stata convocata quindi per domani mercoledì 17 febbraio”.

Una soluzione per certi aspetti “democratica” e volta a tutelare l’equa partecipazione di tutti i membri del parlamentino locale, ma che i consiglieri di minoranza non possono mandare giù con facilità: “Ancora una volta siamo dispiaciuti di dover evidenziare, come tante altre volte in questi quattro anni di amministrazione, una mancanza nella predisposizione di atti e documenti che questa volta ha causato il rinvio non solo di un punto all’ordine del giorno, ma dell’interno consiglio”.

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“Pensiamo che tutti possano commettere degli errori – concedono – ma è davvero difficile accettare che questi vengano continuamente ripetuti nonostante atti e convocazioni siano predisposti dagli uffici, ma successivamente verificati e controllati dal segretario comunale, dal presidente del consiglio e dal sindaco”.

“Anche in questa occasione, come nelle precedenti, si è creato un inutile aggravio di costi per il personale in servizio, disagio per il pubblico intervenuto ed una brutta figura che conferma la disattenzione di questa amministrazione e la difficoltà di gestire anche gli aspetti più semplici della macchina comunale

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