Violenza sessuale

Bacio rubato ad una studentessa sul treno: 22enne nega tutto, ma resta in carcere

Il giovane davanti al gip Giorgi si è difeso: "Sono musulmano, non viaggio nemmeno insieme alle donne"

polfer

Savona. Ha ammesso di aver incrociato quella ragazza sul treno, ma ha negato con decisione di averla baciata. L’egiziano di 22 anni finito in manette sabato scorso con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una sedicenne questa mattina ha respinto le accuse davanti al gip Fiorenza Giorgi.

Secondo quanto trapelato, il nordafricano, un incensurato residente a San Donato Milanese e regolare in Italia, ha spiegato al giudice che, essendo musulmano, non ha nemmeno viaggiato insieme a delle donne sul treno perché la sua religione non glielo consente. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Luca Barbero, avrebbe anche detto di non spiegarsi perché quella ragazzina, che è di Albenga, abbia raccontato di essere stata baciata da lui.

Giustificazioni che però non hanno convinto il gip Giorgi che, terminato l’interrogatorio, ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare in carcere.

Secondo la ricostruzione della polizia ferroviaria, sabato scorso, mentre viaggiava sull’Intercity 676 diretto a Ventimiglia l’egiziano ha visto la sedicenne avviarsi con un’amica verso il bagno e le ha seguite. Poi, mentre la ragazzina faceva la guardia davanti alla porta del bagno si sarebbe avvicinato e l’avrebbe baciata “a tradimento”. A quel punto il giovane sarebbe scappato mentre la sedicenne, di ritorno da una gita, ha raccontato tutto alla sua insegnante che ha subito informato il capotreno. Quando il convoglio è arrivato a Mongrifone è scattata la caccia all’uomo da parte della polizia ferroviaria che ha poi bloccato l’egiziano e lo ha arrestato.

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