Andora. Il sindaco Mauro Demichelis lo definisce un eccesso di zelo e la delibera sui sottotetti è stata sospesa in attesa di chiarimenti. Questione di coscienza e di scrupolo. Meglio così che ritrovarsi qualche guaio più avanti.
Pratica dunque revocata in un consiglio comunale lampo. Niente pepe tra maggioranza e opposizione, ma tanta voglia di chiudere una riunione consigliare per fare cena in famiglia e senza neppure pensare alla Champions League come spesso succede in altri consigli in provincia.
Un cosa però va detta: mai visto durare meno di 15 minuti un consiglio su un punto così delicato come quello dei sottotetti. Ad Andora non c’é stato neppure il tempo di scaldare l’aula di Palazzo Tagliaferro semideserta e alle 19.30 il consiglio era giá finito.
“Niente paura”, come dice Ligabue in una sua celebre canzone. La delibera tornerá ad essere discussa, ma arricchita dai pareri legali che dovranno fare chiarezza. Ma la pratica non perderá la sua ossatura originaria. Atteggiamento legittimo che trova d’accordo anche la minoranza che aveva dichiarato guerra pochi giorni fa alla maggioranza. Ma si sa, la politica riserva anche momenti curiosi e anche di distensione. Ci stanno anche quelli.
“Agiamo nella massima trasparenza e la giunta, dal canto suo, ha chiesto di approfondire anche attraverso i legali se tutta la procedura é corretta. Lo faremo senza paura”, ha detto in apertura di consiglio comunale il primo cittadino.
La delibera 59 del 2015 revocata? Si, é andata cosí nel consiglio pre serale. Tutti d’accordo o quasi e senza sorprese. La richiesta é stata avanzata in un consiglio comunale di inizio febbraio in un’aula di palazzo Tagliaferro semideserta. Un apericena che forse qualcuno si aspettava “caldo”. Ma ne é rimasto deluso. Demichelis era convinto che tutto sarebbe andato tutto liscio. Si é portato dietro documenti e pareri.
“Pure noi abbiamo deciso di votare la revoca di quella delibera – ha precisato Franco Bruno, consigliere comunale di Viviandora – ma ci sono consiglieri che la volta scorsa non erano presenti e forse non dovrebbero votare questa volta. Secondo la legge Bassanini gli atti e le procedure devono essere controllati. Facciamolo con responsabilitá”, è il richiamo alla correttezza tecnico-politica del consigliere di opposizione.
Lo stesso Demichelis, nel suo intervento introduttivo, ha spiegato che aveva chiesto agli uffici di approfondire ulteriormente e con sollecitudine la questione, anche con la richiesta di specifici pareri legali. “Tutto questo per capire se si tratti effettivamente di una norma di carattere generale e di mero recepimento della LR 24/2001, come modificata dalla LR 30/2014, oppure se si tratti di una variante allo strumento urbanistico non avente carattere generale e, quindi, sulla necessità di applicare l’obbligo di astensione a tutti i Consiglieri che abbiano interessi sulla stessa. Nel caso fosse così, abbiamo chiesto di tornare in Consiglio per annullare in autotutela la pratica”.
Atteggiamento prudente quello del primo cittadino che ha chiesto di sospendere gli effetti della delibera varata dal consiglio.
“In merito ai dubbi espressi dal gruppo Viviandora nello scorso consiglio comunale – aveva spiegato giá nei giorni scorsi Demichelis – anche se gli uffici hanno confermato che la procedura seguita nella delibera di recepimento della legge regionale numero 24 del 2001 sui sottotetti è rispettosa della normativa”.
Ma il colpo di scena é arrivato da Paolo Morelli, consigliere di Andora Domani: “Perché mai revocare una delibera che per noi é legittima? Magari dimentico qualcosa, ma quella delibera é rispettosa di tutte le norme vigenti. Ritirarla, insomma, non ha alcun senso”. Morelli ha poi riservato un appunto polemico ai consiglieri di Viviandora: “Qui si devono fare gli interessi dei cittadini. Qui si devono fare le cose con scrupolo. Chi mette sempre i bastoni tra le ruote rischia di frenare la macchina amministrativa. Dobbiamo sforzarci a ricordare che qui siamo per i cittadini e non per interessi diversi. Qualcuno dice che sono diventato la stampella di Demichelis. Ma non é cosí. Se il sindaco proporrá provvedimenti che non ci convincono voteremo contro. A volte, lo dico seriamente, noto atteggiamenti dei consiglieri di Viviandora davvero poco comprensibili”.