Albisole. Un presepe sottomarino per unire la tradizione ceramista di Albissola con la principale attrattiva della Riviera, cioè il mare.
E’ stato presentato questa mattina presso la sala di lettura MuDA di Albissola il progetto preliminare relativo al “Presepe degli Abissi” che dovrebbe trovare spazio sul fondale antistante la cittadina rivierasca.
Tra i presenti, oltre al sindaco di Albisola Superiore Franco Orsi e al vice sindaco di Albissola Marina Nicoletta Negro, l’assessore regionale Marco Scajola, il consigliere regionale Angelo Vaccarezza e il comandante della capitaneria di porto di Savona Vincenzo Vitale.
Sono stati presentati gli aspetti fondamentali del progetto a partire dall’idea iniziale avuta da un giovane ceramista Albisolese supportato dall’esperienza storica e artistica di un gruppo importante di ceramisti che oggi sono raccolti nella rete di imprese, Made in Albisola Eccellenza Ceramica. Una nuova forma di unione tra cultura ceramica e turismo attraverso l’esplorazione di nuove forme quale il turismo subacqueo che consente un rinnovamento dell’offerta turistica albisolese e ligure a livello internazionale.
Sotto la guida di Oreste De Rossi, Vice Presidente del Consorzio, si sono sviluppate sinergie tra operatori locali che si sono resi disponibili, ciascuno per le proprie competenze a sviluppare l’idea semplice e geniale di Alessandro Milanesi. I Ceramisti forti della loro esperienza hanno individuato nei “Macachi” la forma ceramica migliore per rappresentare la trazione locale mentre dal punto di vista tecnico, lo Studio Gaggero e l’architetto Scarrone hanno individuato la fattibilità della messa in situ di statue in ceramica a grandezza naturale sul fondo del mare, iniziativa mai realizzata fino ad oggi.
Il presepe degli abissi si inserisce in una esistente e variegata offerta turistica ligure che in un percorso da Albenga a Portofino racchiude natura, arte e religione collocandosi nel panorama mondiale, dove nazioni come gli Stati Uniti investono milioni di dollari nello scuttling, per creare scenari adatti ed opportunità per attrarre turisti, seppur di nicchia, sempre più numerosi.
L’iniziativa, supportata dai due Comuni di Albissola Marina e Albisola Superiore e dalla Regione, ha una doppia valenza: artistica e turistica.
“D’estate abbiamo un mare splendido e delle spiagge attrezzate molto bene, un ottimo rapporto qualità-prezzo per quanto riguarda la ristorazione – aggiunge l’assessore di Albissola Nicoletta Negro – Insomma abbiamo un’offerta di tutto rispetto e di cui andiamo molto fieri. Di inverno non è così. Allora quale iniziativa migliore del presepe per legare lo sport e la cultura. Mi piacerebbe dire che il turismo culturale la fa da padrone, ma non è ancora così. Allora mettiamo insieme le energie e le competenze per unire la cultura e lo sport, che possono portare tante persone sul nostro territorio”.
“Il progetto di inserire sui fondali marini opere d’arte in ceramica è sicuramente una bellissima intuizione, che già anni fa aveva avuto grande riscontro – dice ancora Nicoletta Negro – Ricordo infatti con piacere l’esperienza, poi tramontata, delle ‘oasi marine delle Albisole’ ed ancora pochi anni fa, oggi riproposto, il ‘presepe degli abissi'”.
“Comunque la si costruisca e qualsiasi sia il tema specifico che si intende dare all’iniziativa, la connotazione rimane ben salda: unire la cultura ceramica delle Albisole allo sport, per il rilancio del turismo sportivo e culturale. L’idea, già sviluppata, con tecniche differenti anche in altri paesi al mondo, parte da un concetto semplice: il mare è fonte inesauribile di opportunità e ci rende attrattiva turistica indiscussa, ma lavorare la ceramica, che ci piaccia o no lo stereotipo, è quello che da secoli, ci viene riconosciuta, come l’attività che sappiamo fare meglio”.

“La nostra storia è infatti strettamente legata alle manifatture ed il nome delle Albisole rimane legato alla nostra radicata tradizione, che ancora oggi gode di grande fama, sia a livello nazionale, ma soprattutto su scala internazionale. Un progetto di questa portata quindi, è destinato a far parlare di se, più all’estero che a livello locale, ed è in grado di mobilitare un flusso turistico importante di persone, un mercato ben più diffuso rispetto a quello che si possa immaginare”.
“Un progetto di questa natura però, necessita, secondo la nostra Amministrazione, di un requisito fondamentale: la qualità del prodotto offerto. La nostra gloriosa storia lo impone e per questo lanciamo un’ipotesi: un concorso internazionale d’arte, per la scelta degli artisti da coinvolgere, un percorso virtuoso quindi, che ha l’ambizione di uscire dai recinti locali ed avere il rilievo che merita”.
Il connubio di due mondi che caratterizzano in modo forte un unico territorio, quali l’arte e la cultura e il turismo rappresentano un traguardo da sempre inseguito. L’indiscussa tradizione ceramica, di fama internazionale, ed un turismo balneare radicato da molti anno, hanno contraddistinto le due Albisole negli anni trovando solo in alcune occasioni un punto d’incontro.
L’idea nata da un giovane ceramista locale (ex dipendente di Fac) ha da subito coinvolto i ceramisti più quotati oggi attivi sul territorio e gli operatori turistici che rappresentano il turismo estivo, i bagni marini. Un presepe sommerso rappresenta la fusione delle tradizione ceramica locale e della principale forma di turismo che caratterizzano il territorio. Due elementi imprescindibili per le Albisole che si incontrano in modo eclatante, originale e unico.

“La necessità aguzza l’ingegno – dice Alessandro Milanesi, ex dipendente di Fac e ideatore del Presepe – Finalmente. Dopo la presentazione di oggi si è cominciato un percorso che dovrebbe essere da esempio. Un gruppo di persone con competenze specifiche, volontariamente e senza alcun compenso ha anteposto interessi personali a beneficio di un progetto per la comunità, che spero porti ai risultati sperati. Albisola,ceramica, cultura (i macachi sono statuine del presepe albisolese) sport (tutte le attività che si verranno a creare per la visita del presepe) sono un connubio vincente, spero che tutti come hanno manifestato si impegnino alla realizzazione”.

A livello nazionale sono presenti esempi di singole statue sommerse, il più conosciuto e vicino a noi è il Cristo degli abissi di Portofino (Ge) mentre meno noto è il Cristo dell’Isola Gallinara, l’immersione di gruppi di statue in Italia è presente solo sul Lago Maggiore dove, durante le festività di Natale, viene immerso a pochi metri dalla costa un piccolo presepe composto da una decina di statue, per essere poi rimosso dopo l’Epifania. Nel panorama internazionale solo a Cancoon, Messico, sono state immerse circa 500 statue in cemento nella baia rappresentando la più importante opere sommersa.

Nel contesto ligure, il presepe sommerso delle Albisole, si inserirebbe in un ideale percorso turistico da Albenga a Portofino per appassionati di immersioni e snorkeling che coinvolgerebbe cultura, religione e natura attraverso la riserva naturale dell’isola di Bergeggi e il relitto della Haven, il più grande visitabile nel Mediterraneo.
L’installazione iniziale riguarderà la natività: Maria, Giuseppe, il bambin Gesù, bue e asinello. Altre statue potranno essere aggiunte negli anni successivi. Le statue verranno realizzate da ceramisti locali su stampi in gesso che consentono la realizzazione di figure ad altezza naturale di 170 -180 centimetri. Le statue, composte in tutte le loro parti e decorate, saranno montate su una struttura metallica fissata ad un piedistallo in cemento o su palo in acciaio per un adeguato ancoraggio sul fondale marino. Per la realizzazione delle statue saranno impiegati materiale a basso impatto ambientale, terre colorate per ridurre l’impiego di smalti che comunque non conterranno piombo o altre sostanze nocive per l’ambiente.

La scelta della posizione, oltre ad esigenze tecniche dovute ai movimenti delle correnti deve rispettare aspetti legati alla sicurezza e all’accessibilità. Il sito dovrà essere fruibile sia da sommozzatori esperti che intendano effettuare una immersione prolungata alla scoperta dell’arte sommersa e della flora e fauna che popolerà l’area, sia dai turisti che con brevi e facili immersioni e praticando lo snorkeling vorranno apprezzare questa nuova e curiosa attrattiva. Per queste ragioni sono stati individuati alcuni siti nella fascia compresa tra i 150 e 200 metri da riva che consentono un accesso sicuro dalla spiaggia grazie alla delimitazione, 200 metri, delle acque di balneazione presente durante tutta la stagione estiva mentre, da mare, quindi con imbarcazioni a motore, sarà possibile ormeggiare in sicurezza grazie ad appositi gavitelli che saranno posizionati oltre i 200 metri dalla costa per consentire un attracco regolamentato e sicuro.
“Albisola è nota per le sue spiagge e il suo mare, ma ancora di più, almeno in passato od ormai solamente nel mainstream degli esperti di settore, per la sua ceramica – dice Luca Ottonello, assessore al turismo di Albisola – Sarebbe meglio dire: le due Albisole. Perché entrambe sono state per secoli la culla della tradizione artigiana ceramica della zona e la capitale mondiale di quest’arte. Due comuni, un unico territorio e un’idea unica per puntare al rinnovamento dell’attrattiva locale”.
“La realizzazione del Presepe degli Abissi può rappresentare l’idea innovativa che permetterà alle Albisole di dotarsi di un nuovo bene culturale unico che può diventare un’importante leva per il rilancio del turismo locale. Un’arte tradizionale d’eccellenza, quale la ceramica, diventerebbe così lo strumento per seguire un percorso di rinnovamento della conoscenza dell’arte stessa. Il Presepe degli Abissi potrà diventare un’originale e affascinante attrattiva per i turisti locali, regionali, nazionali ed internazionali che farà conoscere e riconoscere nuovamente Albisola come la patria della ceramica in tutte le sue forme e stili. Un sodalizio, quello tra cultura e natura, formidabile su cui scommettere”.

“Quest’operazione, inoltre, porta in seno la potenzialità di generare nuovi posti di lavoro e di incentivare iniziative imprenditoriali volte ad offrire servizi e prodotti esperienziali nell’ambito dell’economia del mare ai flussi di visitatori che potranno arrivare ad Albisola – prosegue Ottonello – L’installazione di questa grande opera, per la natura dell’idea con cui è stata progettata , offre la possibilità di sviluppare differenti attività collaterali, si auspica da parte di cittadini virtuosi e giovani imprenditori, che permettano ai turisti di scoprire e conoscere da diversi punti di vista le statue della storia più famosa e antica, penso a: visite subacquee, snorkeling, escursioni a bordo di mezzi a propulsione elettrica, natanti, barche a vela canoe, ecc… Direttamente proporzionale sarà la crescita e lo sviluppo di nuovi segmenti di turismo quali possono essere il turismo marittimo, il turismo nautico, l’eco-turismo, il turismo culturale, il turismo religioso, il turismo esperienziale che potranno generare una ricaduta positiva e profittevole sul territorio albisolese”.
“Personalmente, dal punto di vista del ruolo che ricopro, ritengo che assistere e poter contribuire alla concretizzazione di questo progetto, seppur ambizioso, sia doveroso affinché possa rivelarsi un’eccellente opportunità di arricchimento del patrimonio culturale locale da valorizzare e comunicare al mondo nella maniera il più efficace possibile. Questo significherebbe il raggiungimento di un grande risultato per un duplice motivo: appagherebbe e renderebbe merito all’iniziativa di una cordata di attori locali, pubblico e privati, che credendo nelle potenzialità di un’idea, l’hanno trasformata in realtà a beneficio della comunità locale e del loro territorio; in secondo luogo, ci troveremmo di fronte ad un’importante azione di innovazione e rilancio economico che partendo dall’investimento sulla tradizione locale porterebbe la destinazione turistica ‘Albisola’ alle luci della ribalta per aver investito su una delle risorse maggiormente trascurate, ma così potente: la cultura”.
“In tempo di crisi è l’idea che fa la differenza, quindi va dato merito a chi ha avuto questa idea e ha provato a rilanciare e a trovare soggetti pronti a investire su questa iniziativa. In questo caso si è trattato dei bagni marini e delle istituzioni che da subito sono state pronte. In tempo di crisi è difficile trovare finanziamenti, ma con il coinvolgimento dei privati e il nostro supporto ce la si può fare”.

“Quando si parla di Albissola è obbligatorio parlare della sua ceramica, che è conosciuta in tutta la Liguria e in tutto il mondo – spiega l’assessore regionale Marco Scajola – E’ un valore aggiunto di questo territorio e credo che questa iniziativa aiuti ulteriormente a valorizzare una caratteristica di questo territorio che può servire per la promozione turistica. I dati degli ultimi ritorni turistici fanno ben pensare perché c’è stato un aumento delle presenze negli ultimi mesi. Noi stiamo lavorando per avere una stagione di 350 giorni: speriamo grazie anche a questa iniziativa degli amici di Albisola”.
“E’ un ottimo modo di abbinare due eccellenze – osserva il consigliere regionale Angelo Vaccarezza – Quella marina e quella ceramica. Noi siamo liguri, quindi cerchiamo di usufruire di tutte le occasioni e con lo stesso costo fare due cose. La cosa bella è che sul palco di Sanremo il presidente Toti abbia premiato il vincitore del Festival con una ceramica. Noi avevamo cominciato qualche anno fa quando facemmo diventare una ceramica di Albissola il premio Laigueglia. Quindi premiare chi passa da questa terra con un’eccellenza di questa terra. L’altra eccellenza ovviamente è il mare”.
“Questo progetto – dice Marco Tortarolo della Rete Ceramisti Made in Albisola – ha due valenze culturali. La prima è quella ceramica in assoluto, che è ciò che distingue Albisola come centro artistico; la seconda e più particolare è quella dei presepi, che nella nostra città si è sviluppata fortissima da secoli. Specie la tradizione dei macachi, che erano fatti usando delle forme in gesso dai quali veniva tratta una forma più soggettiva in base al personaggio”.