Arnasco. Si indaga nel mondo della prostituzione per risalire alla donna rimasta gravemente ferita nello scoppio avvenuto ad Arnasco. In queste ore i militari hanno verificato diverse segnalazioni, tra cui una ragazza di nome Miriam, ma anche lei sta bene. In tutto sono circa 8 le ragazze al vaglio degli investigatori tra le quali risalire alla donna gravemente ustionata e ricoverata in gravissimi condizioni all’ospedale Villa Scassi di Genova: le sue condizioni restano stazionarie, ancora molto gravi, con i medici che non hanno ancora sciolto la prognosi.
I carabinieri del comando compagnia di Alassio, che indagano nella ricostruzione dell’esplosione di venerdì notte, coordinati dalla Procura di Savona, preferiscono agire con cautela, anche se l’identificazione sarebbe ormai vicina: si stringe sempre di più il cerchio per risalire alla donna.
I militari restano in contatto con il personale medico del Centro grandi ustionati di Villa Scassi a Genova. Sperano, se le condizioni cliniche miglioreranno, di poterla sentire e raccogliere la sua testimonianza così come quella di questo amico che dice di conoscerla.
La straniera è l’unica superstite della tragedia di Arnasco. I carabinieri hanno in mano per ora un’unica certezza: la sera dell’esplosione la donna era in compagnia di Marco Vegezzi, impiegato alla camera mortuaria di Albenga e deceduto nello scoppio di Arnasco. I due stavano rientrando a casa quando la palazzina del carruggio collegato a piazza Calipari e alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano è saltato in aria.