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“Quiliano e Valleggia vogliono una pista ciclopedonale”, la richiesta ora sbarca su Facebook fotogallery

A 15 anni dalla presentazione delle prime proposte Forzano tenta la carta social: "Vogliamo solo percorsi senza scalini e segnaletiche semplici"

Quiliano. Si intitola così, in modo chiaro e inequivocabile: “Quiliano e Valleggia vogliono una pista ciclopedonale“. Impossibile equivocare. All’interno, fotografie dei punti critici e suggerimenti su come migliorarli, talvolta con piccoli accorgimenti e poca spesa (ad esempio tingendo di rosso lo sfondo sotto le strisce pedonali, o creando piccoli frammenti di marciapiede).

E’ la pagina creata su Facebook dall’ingegnere Paolo Forzano, che in queste ore sta raccogliendo adesioni sui social network: già 138 le persone che hanno dato il “mi piace” alla pagina e quindi, implicitamente, ad un progetto di miglioramento urbano del quale, racconta Forzano, si parla ormai da 15 anni.

“Nel 2000 proposi all’allora sindaco Isetta una bozza di rete di piste ciclopedonali da Quiliano verso Valleggia e Zinola: una bozza da cui partire per realizzare un progetto di massima onde poter ottenere finanziamenti – ricorda – Da Quiliano a Valleggia a Zinola esistono alcuni percorsi pedonali che sono o su marciapiedi molto stretti, od anche inesistenti: visto lo scarso traffico si utilizza spesso la strada, ma sarebbe invece interessante che questi percorsi assumessero un aspetto più idoneo ad un uso pedonale ed anche ad un uso per le biciclette”.

“Biciclette che devono convivere con i pedoni, quindi non piste ciclabili ‘da corsa’ ma piste ciclabili da passeggio – chiarisce l’ingegnere del Comitato Casello Albamare – L’idea era quella di utilizzare percorsi sostanzialmente esistenti, ma di dare a questi percorsi una continuità ed una praticabilità in sicurezza. Quindi percorsi di una larghezza sufficiente ad effettuare passeggiate eventualmente con passeggini, con bambini in bicicletta, con adulti in bicicletta”.

Nel 2000 col sindaco Isetta non si riuscì a fare nulla – denuncia Forzano – Ma che cosa serviva? L’idea di base c’era: bisognava svilupparla in un progetto di massima per poter accedere a finanziamenti. Il sindaco non ci credeva, o forse semplicemente l’idea non era sua (famosa sindrome di NIH “not invented here”!), fatto sta che nulla è stato fatto: intanto Savona e Vado (più sveglie!) hanno fatto progetti e richiesto finanziamenti. I risultati sono che tra Zinola e Vado oggi (2016!) c’è una passeggiata continua e nuova o rinnovata che è lunga e godibile. Se ci si fosse mossi a tempo anche tra Quiliano-Valleggia-Zinola e Vado si potrebbe una piacevolissima rete di passeggiate ciclopedonali”.

Il 14 febbraio 2011 riproposi al Comune di Quiliano nella figura del sindaco Ferrando l’idea di piste ciclopedonali – attacca ancora Forzano – ed anche posi l’attenzione sullo stato incredibile dei marciapiedi a Valleggia: anche qui nulla di fatto“. Ed anche per questa ragione la pagina, che nasce proprio per diffondere tra il pubblico il progetto della pista ciclopedonale, in realtà diventa occasione per proporre tanti piccoli miglioramenti urbani. “Che cosa vogliamo? Percorsi fluidi senza scalini, materiali semplici e durevoli come l’asfalto, una segnaletica semplice, una divisione dalla strada semplice“.

E fioccano gli esempi, con foto e rendering di marciapiedi ricostruiti, segnaletiche più chiare, gradini che scompaiono e strisce pedonali in sicurezza. Le proposte sono molte: miglioramenti alla rotonda di Tirreno Power, nel centro di Valleggia, sulla strada a sud della ferrovia. Se potranno diventare realtà o se rimarranno solo immagini “photoshoppate” sui social network, solo il tempo potrà dirlo.

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