Vittima

“Mi hanno derubato all’estero, mandami dei soldi”: truffatori in azione tramite la mail del prof. Quaglieni

Alcuni malviventi hanno rubato la mail del direttore del Centro Pannunzio e l'hanno usata per mandare false richieste di aiuto

pier franco quaglieni

Albenga. Un viaggio all’estero (possibilmente in un paese non comunitario), un furto o uno smarrimento di tutti gli effetti personali e la conseguente richiesta del denaro necessario per tornare a casa con la promessa dell’immediata restituzione una volta rientrato in patria.

E’ questo il “copione” della ormai ben nota truffa telematica che ormai da anni imperversa nella Rete. I messaggi, scritti in un italiano piuttosto accettabile, arrivano sempre da contatti piuttosto affidabili e perciò in tanti casi prima di spostare il messaggio nel “Cestino” della casella in tanti si chiedono se effettivamente non ci sia qualcosa di vero nel racconto e nella ben più allarmante richiesta di denaro.

I mittenti, come detto, sono sempre personaggi in vista e noti e perciò piuttosto affidabili. L’ultimo della lista, l’ultimo dalla cui casella è partito in un messaggio simile è il direttore del Centro Pannunzio di Albenga Pier Franco Quaglieni.

Questa mattina, i contatti presenti nella sua rubrica di posta elettronica hanno ricevuto tutti il seguente messaggio:

Spero ciò ti arrivi in tempo utile, ho fatto un viaggio in Cipro e durante il mio soggiorno i miei documenti sono stati rubati insieme al mio passaporto internazionale e la mia carta di credito che si trovava nella mia borsa. La mia banca ha bisogno di tempo per elaborare tutti i dati che mi servono per ripristinare il tutto. necessito della somma di mille euro per coprire le mie spese. Puoi aiutarmi a spedire i soldi via MoneyGram? Ti prometto di rimborsarti della cifra non appena torno, Per favore fammi sapere se puoi farlo per me. Posso mandarti i dettagli su come trasferire la somma. Spero di ricevere a breve la tua risposta.

La mail è firmata con un educatissimo “Cordialmente, Pier Franco” e questo dettaglio (unito ad un linguaggio piuttosto corretto) ha fatto sospettare più di una persona. O almeno quanti non hanno mai avuto a che fare con questo genere di mail.

“Finora – spiega il professore – ho ricevuto almeno 30 telefonate. A tutti ho detto che ovviamente non sono io il vero mittente della mail. Non sono a Cipro, non ho subito un furto e non ho bisogno di denaro per tornare a casa. E’ evidente che qualcuno si è impossessato del mio indirizzo di posta elettronica e ha mandato a tutti i miei contatti questo messaggio truffa. Invito tutti i miei contatti ad ignorare questo messaggio. Io mi sono già attivato e ho informato la polizia postale di quanto accaduto”.

Purtroppo le mail non sono l’unico strumento utilizzato dai truffatori autori di questo raggiro. Un altro sistema (in questo caso anche più affidabile, forse) è quello di clonare i profili Facebook di personaggi noti fingendo si tratti di una pagina “bis” resasi necessaria per i motivi più disparati, domandare la proverbiale “amicizia” ai contatti del vero personaggio e poi avanzare via messaggio un’altra richiesta di aiuto e di denaro. Vittima di una truffa simile era stato, anni, fa l’assessore comunale di Borghetto Emanuele Parrinello, il cui profilo Facebook era stato clonato da un inesistente “Emmanuel Parrinello”, che come foto di profilo aveva la stessa immagine del vero Parrinello.

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