Loano “Dopo un periodo nel quale non abbiamo potuto avere le grandi sfilate del carnevale di Loano sono molto felice oggi di riconsegnare le chiavi al re del carnevale e quindi di poter dare inizio ad un mese di feste”. Così il sindaco Luigi Pignocca saluta l’inizio del Carnevalöa che si è ufficialmente aperto oggi pomeriggio in piazza Italia a Loano.
“Avremo due domeniche con il carnevale dei bambini nelle piazze di Loano e poi le due grandi e tradizionali sfilate il 21 e il 28. Devo dire che sono molto soddisfatto che si possa riprendere questa tradizione” prosegue Pignocca che, se dovesse immaginarsi come una maschera, spiega: “E’ una bella domanda. A me piacerebbe essere una persona che riesce a far divertire un po’ come Arlecchino, che possa comunque essere un buon servo per la propria cittadinanza”.
Grande soddisfazione per la giornata di festa è stata espressa anche da Santino Puleo, presidente dell’associazione Vecchia Loano che organizza il Carnevaloa: “Oggi abbiamo avuto il gotha del carnevale d’Italia. Siamo veramente felici di aver ripreso questa tradizione con una partecipazione straordinaria di maschere dal Piemonte, da Bergamo e molte altre città. Siamo a rilanciare il grande carnevale ligure, loanese e nazionale” .
Il Carnevale di Loano si è aperto con la Gran Sfilata delle Maschere, organizzata dall’Associazione Vecchia Loano con il contributo dell’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano.
Erano più di trecento i figuranti in maschera che hanno partecipato alla cerimonia di consegna delle chiavi della città di Loano, da parte del sindaco, Luigi Pignocca a “Beciancìn” (maschera ufficiale del Carnevalöa), che ha dato il via al CarnevaLöa 2016. Sono state invitate a festeggiare il carnevale loanese più di 40 delegazioni carnevalesche provenienti da tutta Italia.
Alle ore 15, dopo la presentazione delle maschere e dei gruppi partecipanti, si è svolta la cerimonia di consegna delle chiavi della città. “U beciancin” era accompagnato da “Puè Pepin” (Re del carnevale loanese) e da Capitan Fracassa, maschera ligure della commedia dell’arte italiana. Alle ore 16 è invece partita la sfilata per le vie del centro con l’accompagnamento musicale della “Sbanday Street Band” di Loano. La festa è poi proseguita ancora in piazza Italia.
Alla sfilata sono state invitate le maschere nazionali: Balanzone (Bologna), l’Italia e Charlot (Cento), Arlecchino bergamasco (Bergamo), Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo (Modena), Al Dsèvod (Parma), Papà del Gnocco (Verona), Gianduja (Torino), il Bicciolano e la Bela Majin (Vercelli) e Burlamacco (Viareggio).
Inoltre, si è rafforzato il gemellaggio con le maschere piemontesi: Splarin, Masacrin-Fondazione Ferrero (Alba), Abbà, Abbaina, Madama Talea, Monsieur Taja Branc (Alpignano Borgo Talle), Bela Cardera e Bel Sciulè (Andezeno), Lavandera e Lavandè (Bertolla), la Regina del Fuoco (Brusasco), La bela Antilia e Buscaja (Busca), Madama Tumatica e contesse Bertone di Sanbuy (Cambiano), Re Peperone e la bela Pouvronera (Carmagnola), Conte di CasalBorgone (Casalborgone), Signori di Rivalba, Monsù Freisa e Madama Malvasia (Castelnuovo don Bosco), l’Abbà e la bela Tolera (Chivasso), Marchesi Paleologi (Chivasso), lu Vey e la Vey (Coasse), Sucot e Sucota (Cossato), Girometta e Gironi (Cuneo), La Lunetta (Moncalieri), Re Biscottino-Regina Cunetta-Dama di compagnia (Novara), Pulentè e Pulentera (Orbassano), I Conti di Orio (Orio Canavese), La bela Ceresera e Monsieur Grafion (Pecetto Torinese), La Masca Munda e Diau Russ (Reano), Contessina Violetta e Nobili del Castello (Revigliasco), Tuminè e Tuminera (Rivalta), Re Calamaro e Regina Seppia (San Defendente di Tarantasca), Marina dal Port (San Sebastiano Po), Budinè e Budinera (Sangano), Madama e Monsù Pelacurdin (San Raffaele Cimena), la bela Sparsera (Santena), Stato Maggiore Napoleonico (Santhià), Bastian Contrario e la bela Lidia (Sciolze), la bela Rosina e a soa gent (Torino), Highlander (Torino), Contessa Vagnone (Troferello), la Marchesa Arrigoni (Villadeati – Al), La bela Ranera e Martin (Villastellone: Pescatore).
Dalla Liguria, infine sono arrivati: Nuvarin der Castè e la Castellana (Cairo Montenotte), Bacì l’Inciastru (Pieve di Teco), Re Chinotto e Corte (Savona), Muminin a Pescèa, Meneghin u Treggia e u Scavena (Varazze), U Liviu e la Tina (Arnasco), Re Carciofo e Principessa Zucchina Trombetta (Albenga), Beciancin, Puè Pepin e Capitan Fracassa (Loano).