Loano. Qualcuno li ritiene il possibile (o probabile) ago della bilancia, ma loro sembrano quasi giocare a nascondersi ammettendo una possibile partecipazione alla prossima tornata ma non “da soli” e semmai all’interno di qualche altra compagine, possibilmente priva di bandiere di qualsivoglia colore.
Sono i “Cittadini Attivi Loanesi”, il gruppo nato spontaneamente qualche anno fa e che nel corso del tempo ha portato avanti diverse e proposto all’amministrazione del sindaco Luigi Pignocca progetti in ambito di sicurezza, decoro urbano, ambiente che avevano tutte come caratteristica comune l’essere “civiche”, cioè legate all’iniziativa e alla partecipazione dei semplici cittadini. Tra le altre loro battaglie, quella per l’estensione dell’orario del reparto di pediatria del Santa Corona di Pietra e quella per il mantenimento dell’acqua pubblica.
Da più parti si ritiene che ormai i Cittadini Attivi siano maturi e pronti per fare il grande salto e presentarsi alle elezioni con una propria lista. L’idea, però, non pare sfiorare minimamente quanti finora si sono avvicinati al gruppo: “I Cittadini Attivi non faranno una lista – spiega il portavoce Michele Pellegrini – Ma certamente alcuni dei membri del gruppo stanno portando loro stesse e le battaglie, le idee, le proposte all’interno di un’ipotetica lista civica che dovrà essere senza apparentamenti o alleanze con i partiti. Un soggetto nuovo che faccia della partecipazione il suo punto di forza”.
“I Cittadini Attivi hanno portato avanti tante iniziative. La maggior aprte di queste è rimasta inascoltata ed ignorata. Sarebbe bastato aprire un po’ di più le porte alle idee proposte dai cittadini per evitare ‘discese in campo’ che ovviamente saranno personali e non a nome di un movimento civico che vuole continuare ad esistere anche dopo le amministrative”.
Insomma, il gruppo vuole compensare una mancanza di dialogo con l’attuale leadership di Palazzo Doria presentandosi come una possibile alternativa. Se non dal punto di vista della lista, quantomeno dal punto di vista dei nomi: “Non basta aprire le porte dell’ufficio del sindaco per dire che si ‘apre alla partecipazione’. Bisogna creare gli strumenti per far partecipare la cittadinanza alle scelte operate da una giunta. Il meccanismo della delega ha fallito e ha fatto allontanare le persone dalla politica che la vedono sempre più come una cosa sporca con cui non immischiarsi. E questo favorisce ancor di più i clientelismi”.
La parola d’ordine fondamentale, quindi, è dialogo, ma anche condivisione e partecipazione: “Una lista civica ideale dovrebbe avere come perno centrale della sua futura azione politica proprio la partecipazione attiva e diretta dei cittadini, ponendosi come obiettivo la trasparenza delle scelte intraprese. Loano non ha bisogno di una rivoluzione, perché alcune cose funzionano. Altre, però, vanno cambiate. Si deve amministrare con i cittadini per 5 anni programmando azioni a medio lungo raggio. Il dialogo costante è la prima cosa. E ciò ci deve essere non solo l’ultimo anno di mandato”.
I Cittadini Attivi si definiscono apartitici, ma alcuni dei suoi simpatizzanti possono essere chiaramente ricondotti al Movimento 5 Stelle (lo stesso Michele Pellegrini, in passato, è stato esponente dichiarato del Movimento). Loro, però, continuano a sostenere di voler dare disponibilità soltanto ad una lista civica.
Eppure, l’ultima lista civica che ha preso parte alle amministrative di Loano, cioè la lista civica “è Tempo”, era composta sì da indipendenti privi di tessera di partito, ma anche e soprattutto da esponenti di diverse compagini politiche: tra queste, Pd e Futuro e Libertà. Resta quindi da capire se i Cittadini Attivi riusciranno a tenere fede al loro impegno di legarsi ad una lista civica “senza apparentamenti o alleanze con i partiti” o se dovranno cedere il passo alla “ragion di Stato” e “tapparsi il naso” e legarsi a qualche altro partito.