Savona. “Anche in Liguria suoneremo la sveglia per i diritti civili. Le manifestazioni e i presidi previsti per sabato 23 gennaio si inseriscono, infatti, in un contesto più ampio di rivendicazione di diritti sanciti dalla Costituzione, ma ignorati da governi e parlamenti”. Così il segretario regionale di Rifondazione Comunista Marco Ravera annuncia l’adesione del suo partito alle manifestazioni per sostenere le unioni civili.
“Non è un caso che l’Italia sia l’unico paese dell’Unione Europea a non avere una legislazione in materia di diritti civili. La società italiana, al contrario, si è dimostrata più attenta ed avanzata nel sottolineare che l’uguaglianza delle persone è un elemento imprescindibile che non può essere negato. Meno attento e meno avanzato è, invece, il Presidente della Regione Liguria che ha annunciato di partecipare ufficialmente al cosiddetto Family Day, la contromanifestazione del mondo conservatore integralista in programma il 30 gennaio a Roma. Con quale credibilità il centrodestra difenda la ‘famiglia tradizionale’ è un mistero, ma la scelta di Giovanni Toti non può rappresentare né noi né quel mondo cattolico che vede nell’uguaglianza un valore” spiega Ravera.
“Il DDL Cirinnà rappresenta un piccolo passo in avanti verso un più ampio riconoscimento delle unioni non tutelate anche sul piano legale dal ‘matrimonio classico’, per questo come Rifondazione Comunista aderiamo e parteciperemo alla mobilitazione del 23 gennaio anche nella nostra regione. Gli appuntamenti sono a Genova alle 15.00 in Piazza della Meridiana, a San Remo alle 15 via Escoffier angolo corso Matteotti, a Savona alle 16 in piazza Sisto IV, a La Spezia alle 17 in piazza Garibaldi. Al fianco di chi lotta per i diritti civili, al fianco di chi lotta per i diritti sociali” conclude Ravera.