Savona. Due squadre volenterose, ma imprecise in fase di impostazione ed inconcludenti. Poche occasioni da entrambe le parti e il risultato più ovvio, lo 0 a 0, si concretizza.
Pareggio all’andata, pareggio al ritorno: tra Pontedera e Savona l’equilibrio è perfetto. Ma solamente negli scontri diretti; in classifica, tra le due squadre, c’è un abisso, e non sono per la penalizzazione dei liguri: 21 punti.
In alcuni tratti dell’incontro il Savona ha subito le iniziative dei locali, ma nel complesso ha sempre tenuto bene in fase difensiva. In altri frangenti, in particolare ad inizio ripresa, sono stati i biancoblù a premere. Ma entrambe le compagini hanno sbagliato qualche passaggio di troppo nei momenti decisivi o non sono state fortunate nei tentativi di conclusione.
Il Pontedera condotto da Indiani si schiera con Cardelli, Andrea Gemignani, Sane, Risaliti, Vettori, Videtta, Daniel Gemignani, Della Latta, Scappini, Kabashi, Bonaventura. A disposizione ci sono Citti, Cannoni, Chiesi, Curti, Della Corte, Gioè, Luperini, Tazzari.
Il Savona si presenta con Falcone, Antonelli, Vannucci, Cabeccia, Lebran, Rondanini, Steffè, Taddei, Dell’Agnello, Gagliardi, Virdis. In panchina siedono Cincilla, Pinton, Negro, Romney, Carta, Clematis, Boggian, Corticchia, Bonavia. La squadra è guidata dall’allenatore in seconda Dessì, dato che Riolfo deve scontare il primo di tre turni di squalifica. Lo schema è il 3-4-1-2.
Arbitra Rossi della sezione di Rovigo, coadiuvato da Fabbro (Roma 2) e Mangino (Roma 1). Si gioca davanti a circa seicento spettatori.
Il Pontedera gioca in completa tenuta granata; il Savona con la maglia a striscioni biancoblù, pantaloncini e calzettoni bianchi. La squadra ligure gioca con il lutto al braccio per ricordare l’ex dirigente Andrea Testa.
Subito in campo, quindi, Taddei, nativo proprio di Pontedera e tornato in settimana a vestire i colori savonesi. Fra i locali giocano gli ex Daniel Gemignani e Scappini, mentre Cannoni e Tazzari sono in panchina.
I primi tentativi di affondo da ambo le parti sono poco convinti. Al 2° i fratelli Gemignani dialogano sulla fascia destra; Daniel mette in mezzo e Falcone blocca. Nei primi 5 minuti gli avanti locali vengono sorpresi due volte in fuorigioco.
Il Savona si fa vivo. All’8° sulla destra Antonelli serve Rondanini che salta un avversario in velocità, entra in area e tocca per Steffè che prova il tiro: smorzato da un avversario è facile preda per Cardelli. Un paio di minuti dopo dalla sinistra Virdis mette in mezzo, Vettori allontana di testa, la botta di Gagliardi da fuori è deviata in corner da Cardelli. Il tiro dalla bandierina è bloccato in presa alta dal portiere di casa.
Dopo le prime schermaglie, sul sintetico del “Mannucci” le emozioni scarseggiano. Il gioco è molto frammentato, le due squadre si studiano ed evitano di scoprirsi.
Al 20° Kabashi da centrocampo inventa uno splendido assist per Sane che dalla sinistra cerca di metterla in mezzo per Scappini ma sbaglia completamente a calibrare il cross. Dessì protesta, forse chiedendo un fuorigioco, l’arbitro lo redarguisce.
Savona ancora al tiro al 24°: Rondanini serve Gagliardi che ai venticinque metri controlla, si porta la palla sul destro e prova la conclusione di precisione, ma è troppo debole. Poco dopo arriva il primo cartellino giallo della partita: ne fa le spese Bonaventura. Al 26° Steffè prova un pallonetto dalla grande distanza, ma è impreciso.
Taddei, dopo aver ricevuto un colpo alla testa, rientra in campo con una vistosa fasciatura; poco dopo si cambia la maglietta sporca di sangue.
Il Pontedera non sta a guardare, ma l’imprecisione dei propri attaccanti e un’attenta retroguardia savonese permettono a Falcone di rimanere inoperoso. Fino al 32°, quando ci prova Scappini: il suo tiro è respinto, la palla scorre in area e Andrea Gemignani perde l’attimo giusto; l’azione prosegue, Kabashi fa partire una conclusione da fuori che Falcone para a terra.
Al 37° un traversone dalla sinistra di Sane impensierisce Falcone che si rifugia in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina va alla conclusione Vettori, ancora deviata fuori. Sul nuovo corner si accende una mischia in area savonese e l’arbitro ravvisa un fallo in attacco.
Dalla mezzora in poi sono stati solamente i toscani a creare azioni da rete, ma il Savona ha retto bene, con ordine. Al 45° i granata hanno a disposizione una punizione dai venti metri: calcia Bonaventura, la palla è diretta all’incrocio ma Falcone con un grande intervento ci arriva e devia in corner con l’aiuto della traversa.
Dopo 2 minuti di recupero il primo tempo si conclude a reti inviolate.
Il secondo tempo inizia in lieve ritardo, alle 18,37. Non ci sono sostituzioni. Al 2° minuto il Pontedera ha già un’ottima occasione: punizione dalla sinistra di Kabashi, in area Vettori gira di testa, palla alta di un soffio.
Il Savona si fa vedere al 5°: sventagliata dalla sinistra di Lebran, in area Dell’Agnello stoppa ma non riesce a concludere. Al 7° i locali perdono palla in attacco; i biancoblù ripartono in contropiede e Rondanini stende Vettori: cartellino giallo. La punizione calciata da Vannucci costringe Cardelli ad una parata a terra in due tempi.
Al 9° il Savona guadagna un corner: Taddei mette in mezzo, in area svetta capitan Cabeccia ma il suo colpo di testa è bloccato dal portiere locale. Rapido cambio di fronte, Bonaventura prova il tiro, respinto.
Il momento è favorevole al Savona. I biancoblù spingono alla ricerca del vantaggio, mettendo in difficoltà i locali su entrambe le fasce. Ma è ancora il Pontedera a rendersi pericoloso in contropiede: al 13° Kabashi lancia Bonaventura, Falcone esce dall’area e allontana. Al quarto d’ora gli striscioni calciano due angoli consecutivi, uno per parte, ma non hanno buona sorte.
A differenza del primo tempo, il gioco effettivo è tanto. Azioni prolungate da ambo le parti; le due squadre cercano gli spazi per colpire. Al 18° Andrea Gemignani conquista una punizione: il sinistro di Kabashi, leggermente deviato dalla barriera savonese, termina alto di un soffio. Sugli sviluppi del corner Antonelli spazza via, risolvendo una situazione pericolosa.
Al 22° Lebran ferma irregolarmente Andrea Gemignani: calcio di punizione da posizione centrale, non distante dal semicerchio dell’area di rigore. Se ne incarica ancora Kabashi: respinto dalla barriera.
La prima sostituzione arriva al 25°, tra le fila locali: Luperini al posto di Daniel Gemignani. Al 30° un tentativo di Scappini esce di un paio di metri alla sinistra della porta difesa da Falcone.
Al 32° nel Savona entra Carta per Dell’Agnello. Al 35° Rondanini tocca dietro per Taddei, cross in area per Virdis e Andrea Gemignani chiude in angolo. Sul tiro dalla bandierina di Taddei la palla sfugge a Cardelli in presa alta; nessun biancoblù ne approfitta e c’è un nuovo corner. La sfera giunge a Carta che da fuori area non ha buona mira.
Al 36° cartellino giallo per Rondanini, che atterra Sane. Nel Pontedera, al 37°, entra Gioè al posto di Bonaventura. Kabashi guadagna un angolo: il computo dei tiri dalla bandierina è di sette a sei per i padroni di casa. Al 40° il Savona pareggia i conti.
Gli ultimi tentativi vedono le due squadre pagare la stanchezza. Tanti gli errori in fase di impostazione, talvolta clamorosi. Il primo pensiero diventa quello di evitare svarioni difensivi, e così accade.
Al 44° Kabashi mette in mezzo su punizione, Scappini si abbassa e colpisce di testa: debole, facile la presa di Falcone. Al 47° Boggian sostituisce Gagliardi, che esce con molta calma. Il gioco riprende, Kabashi va al tiro e in area è il suo compagno Sane a trovarsi sulla traiettoria e respingere. Dopo tre minuti di recupero la partita si conclude: 0 a 0. Per la prima volta in questo campionato i biancoblù non subiscono reti per due partite consecutive.
Il punto fa morale, ma sul piano della classifica serve a poco per il Savona. Infatti anche la penultima, la Lupa Roma, ha pareggiato, sul terreno della Maceratese, e resta a 6 punti di distanza. Domenica 24 gennaio, alle ore 15, il Savona ospiterà proprio la Maceratese.
Numeri alla mano, a 16 giornate dal termine, per gli striscioni la speranza di ottenere la salvezza è in gran parte legata alle disgrazie altrui, ovvero alle penalizzazioni di L’Aquila e Santarcangelo, attese in settimana, che potrebbero mutare il volto dei bassifondi della classifica.