Arnasco. Cinque morti e una donna in fin di vita all’ospedale. È drammatico il bilancio dell’esplosione, probabilmente dovuta ad una fuga di gas, avvenuta in una palazzina di Bezzo, frazione di Arnasco, 650 abitanti paese sulle alture di Albenga. Una tragedia avvenuta nel cuore della notte.
Poco dopo le 3 gli abitanti sono stati svegliati da un fortissimo boato: era l’esplosione che ha fatto saltare in aria quatto appartamenti, di cui uno disabitato, di una palazzina poco sopra piazza Calipari. A morire a causa dello scoppio o perchè travolti dalle macerie sono stati Giovanni Ciliberti, 55 anni, originario di Novi Ligure; Marco Vegezzi, 49enne di Albenga; Dino Andrei, 76enne di Prato; Edoardo Niemen, 71enne di Vigone in provincia di Torino; Aicha Bellamoudden, 56enne marocchina. Tra le persone coinvolte nell’esplosione c’è anche una donna sudamericana, non ancora ufficialmente identificata dai carabinieri. Lotta tra la vita e la morte in un letto del centro grandi ustionati di Villa Scassi a Genova: ha riportato ustioni sull’80 per cento del corpo, ferite gravissime imsomma.
A causare la tragedia, secondo i primi accertamenti, è stata una fuga di gas da un serbatoio che riforniva la palazzina. E mentre l’intervento è ancora in corso e andrà avanti anche domani, si tenta una prima ricostruzione. Due vittime sono state trovate in pigiama: dormivano. Altre due indossavano un giaccone: probabilmente, rientrando in casa hanno acceso la luce innescando, di fatto, l’esplosione.
Il pm Daniela Pischetola della Procura di Savona ha ovviamente aperto un’inchiesta sulla tragedia e disposto l’autopsia sulle vittime già fissata per martedì prossimo. In questo caso l’importanza dell’esame autoptico, che sarà eseguito dal medico legale Marco Canepa, non è mirata solo a stabilire le cause della morte delle cinque vittima, ma soprattutto per dare un’idea della cronologia degli eventi. L’autopsia dovrebbe fornire infatti elementi utili a ricostruire la dinamica di quanto accaduto (per esempio grazie all’analisi delle sostanze presenti nel sangue delle vittime).
A causa della tragedia, che si è consumata nel cuore di località Bezzo, costruita intorno alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano, ci sono quattro famiglie che sono rimaste isolate perchè le macerie del palazzo si sono rovesciate in uno stretto caruggio. Ci sono anche altre quattro-cinque case ancora inagibili, ma disabitate. In questo caso saranno necessarie verifiche statiche che saranno programmate nei prossimi giorni.
Per tutta la notte e anche nella giornata di domani proseguiranno e le operazioni mirate a rendere agibile il caruggio e per verificare soprattutto che sotto le macerie non vi siano altre vittime.
“La palazzina è stata completamente distrutta, rasa al suolo”, spiega il comandante dei pompieri Fulvio Borsano. Si scava dunque con cautela attorno al perimetro e dentro lo stabile. “Intervento che richiede tempo e attenzione”, ripete l’ufficiale.
Ad Arnasco, nella tarda mattinata, è arrivato anche il presidente della Regione Giovanni Toti, accompagnato dagli assessori Mai e Giampedrone e dal consigliere Vaccarezza. “La Regione si è messa si subito a disposizione del sindaco Alfredino Gallizia anche per occuparsi dell’ospitalità degli sfollati”. E mentre il sindaco ha ricevuto la solidarietá anche dei colleghi di Comuni vicini e non solo del governatore della Regione, i militi della Croce Bianca di Albenga hanno allestito un posto avanzato di primo soccorso addirittura dentro la piccola chiesa dei Santi Cosma e Damiano con viveri, brande, coperte per i soccorritori e i residenti del borgo. Fuori c’è anche quello dei vigili del fuoco del comando provinciale di Savona.