Garlenda. La ristrutturazione avviata due anni per risolvere i gravi problemi finanziari non è andata a buon fine, complice la grave crisi del settore immobiliare ma non solo e così per la cooperativa “Il Ponte” di Garlenda, che ha realizzato la Borgata Nuova con la nuova sede del Comune, la nuova farmacia, abitazioni private e locali per negozi ed esercizi pubblici e commerciali (rimasti praticamente vuoti, così come parte degli alloggi invenduti), si apre la strada della procedura fallimentare con i libri contabili arrivati in Tribunale a Savona.
Per chi ha già acquistato casa non ci saranno rischi, sembra, mentre le altre case non vendute e ancora di proprietà della cooperativa edilizia saranno messe all’asta.
La cooperativa “Il Ponte”, che fino ad un anno e mezzo fa aveva come socia anche l’attuale sindaco Silvia Pittoli e che era già finita al centro delle polemiche per controlli e accertamenti della Guardia di Finanza, era nata per realizzare la nuova Borgata di Garlenda che nelle intenzioni dell’ex sindaco Giuliano Miele avrebbe rilanciato e rivitalizzato il paese dell’entroterra albenganese.
La sentenza di fallimento è arrivata alla vigilia di Natale, un crac in parte annunciato e che avrà pesanti ripercussioni per la località albenganese. Curatore fallimentare è stato nominato Giuseppe Auxilia: la prima udienza sul grave status finanziario della cooperativa si terrà il prossimo 16 marzo presso il Tribunale di Savona.