Garlenda. “Segna su un taccuino tipo e targa di eventuali auto sospette: in caso di furti questi indizi potrebbero rivelarsi utili alle autorità”. E la ronda che controlla il territorio tra Garlenda e Villanova d’Albenga ha preso alla lettera quella raccomandazione per aiutare le forze dell’ordine ad arginare la piaga dei furti che nell’entroterra albenganese ha raggiunto livelli decisamente seri.
Ma l’attività di controllo notturna, talvolta, può anche generare un curioso quanto insolito equivoco. L’altra notte una ronda ha segnalato al 112 un’auto sospetta girare al confine tra Garlenda e Villanova d’Albenga. “C’è un’auto con finestrini appannati e due persone a bordo”. Quando i militari si sono avvicinati a quella vettura, ferma ai margini della strada, altro non era che la ronda del paese vicino pure quella “in servizio”. Un equivoco, soltanto un equivoco, ma sicuramente curioso. Nel corso dell’incontro di Villanova d’Albenga era arrivata una precisa raccomandazione: fare in modo di rafforzare il rapporto tra i cittadini e le forze dell’ordine.
Ben vengano quindi le segnalazioni di persone e auto sospette che circolano tra le vallate dell’hinterland ingauno, ma che queste siano precise e dettagliate anche per non generare problemi alle stesse forze dell’ordine e in particolare ai carabinieri che sono impegnati in attività di controllo del territorio.
Va anche precisato, infatti, che la sorveglianza istituita da semplici cittadini non vuole affatto sostituire il lavoro investigativo dell’Arma, ma è di supporto. E da queste parti ormai vanno alla grande anche le ronde virtuali o 2.0. Quelle create nei gruppi Facebook soprattutto. Un tempo servivano per segnalare eventi, iniziative e sagre paesane. Oggi, i tempi, sono cambiati e il social network così come Whatsapp viene impiegato anche per altri fini: per segnalare movimenti sospetti di persone e mezzi a motore e fornire consigli comportamentali nei casi di pericolo.