Loano. Un programma ambizioso, grandioso e coraggioso elaborato da persone che sono nate e cresciute in città, ne conoscono ogni angolo e perciò sanno bene interpretarne desideri e necessità. Persino quelle meno scontate e banali.
Potrebbe presto arricchirsi di un nuovo contendente la sfida elettorale per la conquista del secondo piano di Palazzo Doria a Loano. Se da un lato, infatti, è sicura e scontata la presentazione di una lista di centro-destra a sostegno della ricandidatura dell’attuale sindaco Luigi Pignocca e quella di una lista civica che proporrà un nome “fuori dalle logiche di partito” (almeno nelle intenzioni), dall’altro lato potrebbe esserci una terza lista a sorpresa.
Salvo cambi dell’ultima ora, il gruppo in questione dovrebbe chiamarsi “Quelli du carugio de Loa”. Il nome è mutuato dall’omonimo gruppo Facebook fondato da loanesi della vecchia guardia che possono essere considerati a tutti gli effetti le autentiche memorie storiche del paese.
Di fronte ai cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni nella cittadina rivierasca e alla progressiva perdita di parte delle tradizioni locali, alcuni suoi membri starebbero valutando (scherzosamente, è bene sottolinearlo) l’ipotesi di presentarsi alle elezioni con una propria lista.

L’elaborazione del programma è ormai a buon punto: “Vogliamo che le bellezze di Loano e del suo comprensorio siano accessibili e conosciute da tutti – spiegano – Per questo, abbiamo pensato di realizzare un tappeto rotante che permetta di risalire con tutta comodità il viadotto che conduce a Monte Carmelo. Allo stesso modo, vogliamo realizzare una cabinovia che porti sul monte Carmo”.

Altre opere pubbliche riguarderanno il centro storico: “Vogliamo trasformare via Garibaldi in una vera e propria galleria commerciale: perciò abbiamo intenzione di farla coprire per tutta la sua lunghezza. Inoltre, il pavimento di piazza Italia si trasformerà in una gigantesca fontana (come quella di Nizza). Infine, la collocazione attuale della fontana Giovanna, tra Palazzo Doria e la Torre Pentagonale, non ci piace affatto, perciò la sposteremo al posto della palma di piazza Vittorio Veneto”.

Un programma, quello della possibile lista di “Quelli du carugio de Loa”, che definire un vero e proprio “libro dei sogni” è forse riduttivo. Ma a volte anche sognare non guasta.