Arnasco. I vigili del fuoco e i militi della Croce Bianca hanno lasciato Bezzo che per diversi giorni era diventato l’epicentro di una grande macchina del soccorso.
Una palazzina alle 3 di notte era crollata come un castello di carte dopo una fuga di gas. Erano morte cinque persone, una sesta è ancora ricoverata al centro grandi ustionati di Villa Scassi a Sampierdarena. “Il ritorno alla normalità dopo la terribile tragedia di una settimana fa è graduale, ma necessario – dice Alfredo Gallizia, sindaco del piccolo centro dell’entroterra di Albenga – Per più giorni avevano i riflettori del mondo puntati addosso per una disgrazia che ci ha tolto il fiato. Ora la frazione di Bezzo torna a vivere, ma con una grande ferita nel cuore”.
Le campane della chiesa dei Santi Cosma e Damiano scandiscono le ore. “Ogni rintocco – dice una abitante – è un colpo al cuore. In questa cappella era stato allestito anche un ospedale da campo. I soccorritori sono stati eccezionali. Pompieri e volontari della Croce Bianca non ci hanno fatto mancare nulla e li vorremmo ringraziare uno ad uno. Sono stati degli angeli per tre giorni. Ora speriamo che Bezzo non sia dimenticata. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha assicurato al sindaco la massima disponibilità per aiutare il nostro paese. Speriamo che sia davvero così”.
Nessuna voglia di parlare, invece, del caso di don Angelo Chizzolini. “Se non ha benedetto quella bara una ragione ci sarà stata”, taglia corto una donna che si affretta a raggiungere casa per preparare il pranzo domenicale con i parenti. Bezzo di Arnasco vuole voltare presto pagina. Ma senza dimenticare le sue cinque vittime, persone che avevano deciso di vivere in un paese semplice, ma fortemente legato alle sue tradizioni.