Savona. “Lo avevamo annunciato ad ottobre, ma sono stati vani gli appelli per impedire la chiusura del carcere Sant’Agostino”. A dirlo è il segretario regionale della Uilpa Penitenziari Fabio Pagani che non nasconde le preoccupazioni per l’annunciata chiusura del penitenziario di Savona: “Aveva le ore contate e con il decreto Ministeriale del 28 dicembre 2015 il ministro Orlando lo ha soppresso”.
“E’ una decisione azzardata: si doveva prima identificare e costruire un nuovo carcere a Savona e possiamo concretamente ammettere che questo è il colpo di grazia per la Regione Liguria in termini di sovraffollamento. Oggi la Liguria ha un tasso di sovraffollamento del 129,58% con 1.119 posti disponibili, infatti sono presenti, 1.449 detenuti, è la quarta Regione d’Italia con il più alto tasso di sovraffollamento (dietro solo a Puglia, Lombardia e Triveneto)” aggiunge Pagani.
“Quello che preoccupa il segretario della Uilpa è il fatto che al al Sant’Agostino gli ingressi toccano picchi anche di 50 arrestati (periodo luglio/agosto) e ovviamente la sua chiusura riversa tali numeri sugli Istituti di Imperia e Genova “già sovraffollati o meglio a tappo”.
“Abbiamo più volte sottolineato l’impegno del Ministro Orlando a voler cercare di risolvere alcune situazioni critiche – ma al netto della buona volontà il disastro dell’Amministrazione Penitenziaria è sotto gli occhi di tutti ed è evidente” aggiunge Pagani.
“Al di là degli slogan, il mondo delle carceri non riscuote alcun interesse tra i politici e nel Governo altrimenti non saremmo qui a parlare di un’Amministrazione abbandonata al proprio destino, desertificata e prosciugata, senza fondi e senza dirigenti e adesso la decisione di sopprimere un Istituto di importanza strategica e di contenimento del sovraffollamento, una decisione che speriamo non risulti fatale” conclude Pagani.