Lettera al direttore

Dubbi

Ata, il Movimento dei Giovani Padani della Lega chiede maggiore trasparenza

La società partecipata ATA ha più volte attirato l’attenzione dell’opinione pubblica.
Recentemente, è stato avviato un serrato dibattito per iniziativa di una parte dei sindacati: naturale che sia così, anche perché stiamo parlando di una società gestita prevalentemente dal Comune di Savona e che si occupa, quale core business, del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, occupando decine di persone.

Le critiche hanno trovato una certa eco ed attenzione in più ambiti, sia lavorativi, sia sindacali, sia politici, per come ad esempio l’azienda abbia, in passato, utilizzato personale, in forma volontaria, per specifici servizi (le spiagge attrezzate, gestite a Varazze).
Ulteriori polemiche hanno toccato il tema legato alla meritocrazia, agli attuali criteri di assunzione e di avanzamento di carriera.
I cittadini savonesi vogliono essere garantiti che la selezione delle risorse umane dell’azienda partecipata non sia avvenuta in passato o, che non avvenga oggigiorno ovvero, che non avverrà mai in futuro, tenendo in considerazione fattori opportunistici come la fedeltà personale ai vertici aziendali o, anche eventuali vincoli di parentela/ amicizia.
I cittadini chiedono di essere tranquillizzati che i reali criteri impiegati siano (o saranno) unicamente quelli meritocratici !

Noi non siamo in grado di fornire risposte alle voci, o, peggio, alle illazioni summenzionate.
Noi non siamo in grado di effettuare valutazioni e verifiche.
Noi siamo solo in grado di formulare domande.

Viene però da interrogarsi sul motivo per cui l’Azienda non abbia ricorso, o ricorra da ora in avanti, costantemente ed esclusivamente ad assunzioni tramite concorsi pubblici.
Tale sistema di selezione metterebbe a tacere ogni illazione evitando di danneggiare l’immagine della Società in house del Comune,altresì garantendo quei criteri di trasparenza che ogni azienda pubblica, o partecipata che sia, deve garantire a priori.
Al riguardo, attendiamo, come cittadini, di conoscere la risposta direttamente dai Vertici aziendali.

Nella recente “RELAZIONE ANNUALE CORRUZIONE” reperibile sul link (http://www.ataspa-multiservice.com/chi-siamo/amministrazione-trasparente/corruzione/) alle domande per esempio sulla prevenzione della corruzione stessa si appalesano le difficoltà nella risposta fornita: “Il corso è servito a trasferire i primi importanti concetti di legalità e di responsabilità sociale, oltre naturalmente alle nozioni sulla responsabilità penale in caso di reati contro la Pubblica Amministrazione e la Corruzione. E’ necessario approfondire i temi della trasparenza e della prevenzione della corruzione ai livelli apicali (Amministratori, Dirigenti, Quadri e impiegati tecnici/amministrativi) e iscrivere le figure più critiche (oltre al RPC e al Resp. Trasparenza) a corsi specifici presso Enti qualificati in tale ambito”.

Quindi la stessa Azienda riconosce l’esistenza di un problema interno, salvo poi fornire un elenco di buoni propositi dai quali si evince la conoscenza delle leggi, ma non la loro effettiva attuazione .

Riprendiamo le domande sollevate dal Consigliere comunale della Lega Nord Massimo Arecco in occasione del consiglio comunale monotematico dedicato ad ATA : “Le recenti acquisizioni di quote della società, da parte di comuni geograficamente lontani da Savona, in futuro addirittura ubicati nell’imperiese, forse, avrebbe dovuto essere valutata con maggiore attenzione da parte della Giunta e dalla maggioranza.
Esiste un piano economico strategico predisposto da ATA, con il quale, numeri alla mano, si dimostra che tali acquisizioni sono realmente convenienti? ”

Prima di verificare le opportunità, più o meno valide, di espansione al di fuori della provincia di Savona, bisognerebbe affrontare e risolvere i problemi interni, implementando la trasparenza in materia di assunzioni e chiedendo ai cittadini savonesi se siano o meno soddisfatti dei servizi offerti e dei risultati conseguiti in questi anni nella Loro città, posto che ancora non sono stati raggiunti gli obiettivi imposti dalla UE in materia di differenziata, con conseguenti sanzioni a carico della collettività

 

Matteo Venturino
Responsabile provinciale Movimento Giovani Padani

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