Riforma strutturale

Trasporti, il Pd: “Integrazione ferro-gomma, ma il centro destra impedisce il voto”

Luigi De Vincenzi

Liguria. Il Gruppo del Partito Democratico in Regione ha lanciato una sfida sul Tpl all’amministrazione regionale, intenzionata a sottoscrivere un contratto di servizio con Trenitalia della durata di ben 12 anni. La proposta è quella di arrivare al 2017 con una gara per un bacino unico tra ferro e gomma, allineando i contratti di servizio con le aziende. “L’idea di cui il Pd si fa portavoce – hanno precisato la capogruppo Raffaella Paita e il consigliere Giovanni Lunardon – è rivoluzionaria e punta a cambiare in modo strutturale il trasporto pubblico della nostra Regione. E’ evidente che l’orizzonte a cui deve tendere il tpl ligure è quello dell’integrazione tra ferro e gomma: solo così possiamo cambiare in modo strutturale il sistema dei trasporti”.

Ma il Pd ha preparato anche un piano B, nel caso la giunta non fosse intenzionata – come poi ha confermato Berrino – a seguire la strada dell’integrazione. “A quel punto – ha chiarito Lunardon – bisogna definire tutti insieme una serie di obiettivi, che vadano dalla modifica del nuovo orario invernale, all’integrazione, almeno tariffaria, fra treno e bus, che al momento esiste soltanto a Genova”. E proprio il biglietto integrato del Comune di Genova per il Pd resta un servizio intoccabile, così come la navebus. “Tra i tanti interventi da fare – conclude Lunardon – ci sono l’investimento per nuovi treni e la sottoscrizione di un contratto con Rfi per la manutenzione e gli interventi nelle stazioni”.

I consiglieri del Partito Democratico hanno poi portato all’attenzione della giunta le lamentele dei pendolari dei vari territori colpiti dal nuovo orario.

Luigi De Vincenzi ha parlato dei problemi dei pendolari savonesi. “Ci sono località – ha detto – come Vado Ligure e Andora, solo per fare alcuni esempi, che saranno molto penalizzate dal nuovo orario invernale. Questo sistema – conclude De Vincenzi – non tiene in considerazione di chi tutti i giorni utilizza il treno per andare a scuola o al lavoro. Non è solo una questione di numeri, ma parliamo di un servizio importante per la vita quotidiana della gente. Usare i mezzi privati è complicato nel nostro territorio, e quindi bisogna potenziare il trasporto su ferrovia”.

L’assessore ai trasporti Gianni Berrino ha dichiarato che alcuni dei problemi sollevati vengono affrontati nel tavolo fra Assessorato, Ferrovie dello Stato, Trenitalia ed il Comitato dei pendolari e che sono state trovate una serie di soluzioni che rappresentano un primo punto di partenza. Rispondendo alla proposta di Lunardon, Berrino ha rilevato: “Non si può pensare di fare un rinnovo di soli due anni, in modo da arrivare al 2017 e nel frattempo studiare e progettare una gara con bacino unico sul lotto unico e sul lotto ferro e gomma. Si può pensare, piuttosto, – ha aggiunto – dopo che l’8 gennaio il Tar si sarà espresso sui ricorsi avanzati dalle aziende e dalla CTM sulla gara, al lotto unico, vedere quale gara si potrà fare sulla gomma, perché c’è uno svariato numero di ipotesi sul da farsi”.

L’assessore ha, quindi sottolineato che la giunta è partita da una gara varata dalla precedente amministrazione per il Trasporto pubblico locale su gomma, che prevedeva il lotto unico, ma nessuna integrazione con il ferro. “Partiamo da una bozza già firmata dalla precedente Giunta con Trenitalia per il rinnovo del contatto di servizio, in cui – ha aggiunto – erano già specificate alcune cose concrete. Partiamo dall’esigenza di dover necessariamente addivenire ad un rinnovo del parco viaggiante per quanto riguarda non solo gli autobus – ma questo è un altro discorso – ma anche i treni. Partiamo da un trasferimento di risorse statali che è atavicamente insufficiente, almeno per la Liguria, per garantire un trasporto moderno ed efficiente”.

Berrino ha rilevato che la GCM ha scritto che le economie di mercato che derivano da una futuribile gara unica sul lotto unico gomma più ferro non sono così ampie da determinare la diminuzione di possibili “competitor” all’interno della gara e si creerebbe un sistema di monopolio che non favorirebbe la concorrenza e quindi il relativo calo dei costi. “Ritengo che con risorse governative invariate e risorse regionali purtroppo invariate – ha spiegato – si debba puntare su un rinnovo con Trenitalia di più anni possibile perché solo così riusciremo a rinnovare il parco viaggiante dei treni liguri, che è uno dei più vecchi d’Italia, e su cui può passare un minimo di quell’efficientamento e di modernizzazione”.

Dopo avere spiegato che la carenza strutturale sulla linea verso la Francia e altre carenze non permettono di avvicinare i tempi di percorrenza a quelli europei, l’assessore ha aggiunto: “Con un contratto a lunga scadenza possiamo contrattare più facilmente l’ammodernamento del parco. Il nuovo contratto può essere, come sostiene l’apparato della Regione, di sei più tre, mentre Ferrovie dello Stato – Trenitalia sostiene sei più sei, comunque dai nove ai dodici anni”.

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