L'intervento

Scrivano (Upa): “Case per turisti, si mettano in regola ed apriremo un dialogo”

Sui siti web vengono case vacanze abusive, molto sono sconosciute al Fisco e prive di autorizzazione

carlo scrivano

Savona. “Apriamo le porte della nostra associazione a coloro che affittano le case a fini turistici, ma a patto che si mettano in regola con le normative vigenti”. L’apertura al dialogo contro il “turismo ombra” arriva da Carlo Scrivano, direttore dell’Upa, l’Unione provinciale degli albergatori del Savonese a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie, periodo in cui molti turisti stanno decidendo di prenotare soggiorni in Riviera.

Quello dell’Upa vuole anche essere un richiamo forte al rispetto delle regole e al tempo stesso un’apertura verso un’attività che si sta diffondendo anche nel ponente savonese. Per definirlo meglio questo fenomeno può essere definito sharing economy o shadow economy, a seconda che  si metta in luce l’impostazione collaborativa piuttosto che l’aspetto, non secondario, di distorsione della concorrenza a danno di operatori obbligati, lavorando alla luce del sole, a pagare tasse e stipendi.

Ma Carlo Scrivano invoca una regolamentazione secondo l’equazione stesso mercato, stesse regole. “Non ci spaventa un mercato più competitivo, ma chiediamo che tutti siano tenuti ad offrire le medesime garanzie, ai turisti, ai lavoratori, alla collettività”, sottolinea il direttore di Upa.

Proprio gli albergatori, nei mesi scorsi, avevano chiesto un impegno nella verifica costante delle strutture ricettive da parte delle forze di polizia che, grazie alla ricerca sui siti web, offrono case vacanze abusive, sconosciute al Fisco e prive di autorizzazione. Sul mare magnum di internet da qualche tempo, in effetti, si rincorrono le offerte di bed and breakfast, case vacanza, affittacamere e varie tipologie di strutture ricettive, prenotabili con un semplice click.

C’è insomma chi, anche in Riviera, continua ad inquinare il mercato con un’offerta parallela, sfuggendo a qualunque regola, a partire da quelle basilari non solo in materia di fisco, ma anche di previdenza, lavoro, igiene e sicurezza.

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