Savona. Quella di via Valletta San Lorenzo, la via che dall’ingresso del parcheggio di via Trincee porta fino a via Piave, è un’odissea che parte da lontano. In quel piccolo vicolo, relativamente distante dal flusso veicolare e dal transito pedonale, si recano in pochi: e così da mesi i savonesi più maleducati lo hanno eletto come discarica ideale per i rifiuti ingombranti.
Al riparo da sguardi indiscreti, vanno a riporvi gli oggetti più strani: letti e materassi, televisori, sacchi di vestiti. Una situazione che da settembre a oggi abbiamo denunciato molte volte, a volte utilizzando l’ironia (quando i mucchi di vestiti ammassati diventarono il “Monte Outlet”) e altre volte riportando sfoghi di residenti della zona (di seguito i link agli articoli usciti da settembre ad oggi).
Niente da fare: la situazione, ad oggi, non è mai mutata. Colpa probabilmente non tanto (o meglio, non solo) di chi amministra, ma anche e soprattutto della maleducazione delle persone. E a nulla sono valsi i palliativi adottati per cambiare le cose, come spostare i cassonetti o cambiarne il modello.
Ed ora, all’inciviltà dei privati che preferiscono scaricare “in Valletta” anziché nell’apposita sede di Ata (sarebbe pure gratuito…) si aggiunge quella dei commercianti. Il Comune a Savona sta iniziando a puntare forte sulla raccolta differenziata: a Villapiana ad esempio, il quartiere di via Valletta San Lorenzo, è partita meno di 3 settimane fa la distribuzione di sacchetti e pattumiere per la raccolta dell’umido, con tanto di corsi ai cittadini e piccoli “bignami” lasciati nelle buche delle lettere per insegnare come praticare correttamente la differenziata.
Per qualche commerciante, però, il tutto dev’essere risultato troppo scomodo. Prendiamo gli scatoloni di cartone: per farli entrare nei cassonetti appositi bisogna aprirli e ripiegarli… troppa fatica, tanto c’è via Valletta. E così il malcostume continua. Chissà cosa porterà in dono Babbo Natale.