Savona. Anche quest’anno si è ripetuta la singolare iniziativa del Movimento 5 Stelle di Savona, addobbando l’albero di Natale di Piazza Sisto con “le tante falsità che l’amministrazione della nostra città spaccia per vere ai cittadini”: grosse “palle” di Natale con delle scritte e degli slogan ironici rivolti al governo cittadino.
Diverse le scritte riportate sulla palle di Natale addobbate dai grillini: “Con la chiusura della centrale a carbone l’aria non è migliorata”, o ancora “Il PD si è opposto al deposito di bitume in porto”, oppure “Nessuna società pubblica ha mai avuto sedi in paradisi fiscali”. Altre frasi: “L’investimento del Comune sui derivati è sicuro”; “A Savona ci sono pochi alloggi sfitti, fame di nuove case di lusso”; “L’Aurelia bis sarà pronta nel 2015”; “Le navi da crociere in porto inquinano pochissimo”; “A Savona la ‘ndrangheta non esiste”; “La municipalizzata ATA è ben gestita”; “Tranquilli: l’autorità Portuale rimarrà a Savona”; “L’aumento della TASI è minimo”; “Mai useremmo Villa Zanelli per fini elettorali”; “La giunta non vuole il porto turistico alla Margonara”; “Museo archeologico, forni crematori, secondo lotto delle piscine: tutti appalti ben gestiti” e ancora: “Nessun aumento di volumi edilizi sul mare”.
“Volevamo ripetere questa iniziativa di protesta per far capire ancora una volta ai savonesi le bugie che raccontano dal Comune e le prese in giro nei confronti dei cittadini, come sui livelli di qualità dell’aria, sulla viabilità e sulle nuove costruzioni e opere che ha pianificato questa amministrazione comunale, senza contare la questione dei rifiuti e dei servizi per la città” afferma il portavoce del Movimento 5 Stelle Eric Festa.
Il vicesindaco Di Tullio, di fronte all’iniziativa dei pentastellati, ha preferito il silenzio o quasi: “Non voglio scendere nella discussione sulle varie contestazioni politiche fatte nelle scritte, dico però che l’iniziativa mi sembra fuori luogo. L’albero di Natale, da sempre, è un simbolo di pace e unità, un messaggio positivo senza colori e senza polemiche: appropriarsene e ‘sporcarlo’ per fini politici è abbastanza triste”.