Traffico di stupefacenti

Savona, concessi i domiciliari alla 22enne che viaggiava con 2 chili di marijuana in valigia fotogallery

La ragazza ha fatto scena muta davanti al gip Filippo Maffeo

Savona. E’ stata interrogata questa mattina e subito scarcerata la ventiduenne torinese che ieri è finita in manette con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti dopo che i finanzieri avevano trovato nella sua valigia due chili di marijuana purissima.

La giovane, dopo la notte in carcere, si è presentata davanti al gip Filippo Maffeo per la convalida di arresto, ma durante l’interrogatorio ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giudice, considerato anche il fatto che era incensurata, le ha poi concesso gli arresti domiciliari.

L’arresto della ragazza, che è assistita dall’avvocato Corrado Bandini, aveva preso le mosse da un controllo sui passeggeri di un pullman di linea proveniente da Barcellona e diretto a Bologna). Ad fermarla erano stati appunto i militari del Gruppo della guardia di finanza di Savona impegnati in alcuni servizi di prevenzione predisposti nel corso delle festività natalizie.

La ragazza è stata tradita dall’atteggiamento particolarmente nervoso e agitato: nonostante fosse apparentemente insospettabile i militari hanno preferito effettuare un controllo più approfondito. E così è intervenuto il fiuto di Buddy, il pastore tedesco delle unità cinofile della Guardia di Finanza, che si è subito verso il bagaglio della giovane segnalando la presenza della sostanza stupefacente.

La droga, probabilmente acquistata in Spagna, era stata abilmente nascosta in un vano della valigia tra i capi di abbigliamento, posizionata in due involucri flessibili e fasciati con pellicole in PVC di colore nero proprio nel tentativo di depistare l’olfatto dei cani antidroga. Un accorgimento che non ha evitato il ritrovamento della sostanza stupefacente da parte di Buddy ed il conseguente arresto dell’insospettabile corriere.

Dalla sostanza stupefacente, sarebbe stato possibile ricavare fino a 2000 dosi, per un ricavo complessivo di qualche migliaio di euro.

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