Attacco

PerFinale contro l’aumento delle tariffe nel park: “Scelta maldestra, profitti diminuiti”

parcheggio silos finale

Finale Ligure. “Non sempre aumentare i prezzi equivale ad aumentare gli incassi. Se si è particolarmente maldestri con un aumento dei prezzi si può scontentare i clienti e diminuire il profitto: ed è quello che è successo con i rincari dei posteggi del park di piazza Donatori di Sangue”. Lo ricorda Simona Simonetti della lista civica “PerFinale”.

“Gli aumenti voluti da Finale Ambiente con il sostegno della giunta Frascherelli avevano creato una vera e propria sollevazione popolare a Giugno e dopo sei mesi hanno prodotto una diminuzione degli incassi – attacca la minoranza – Con una scelta miope quanto autoritaria nel park di piazza donatori furono azzerate le agevolazioni per residenti e lavoratori. Soprattutto i commercianti messi in seria difficoltà dalla scelta proprio all’inizio della stagione turistica cercarono di far ritirare il provvedimento. La giunta e il CdA di Finale Ambiente, sordi a tutte le lamentele, andarono avanti sicuri di aumentare considerevolmente gli incassi”.

“Ora che il fallimento delle loro scelte è lampante – è l’accusa di PerFinale – sarebbe opportuno che il CdA di FA si dimettesse e la giunta chiedesse scusa ai finalesi e ai lavoratori dei disagi causati”. Per provare la propria tesi snocciolano i dati relativi agli incassi da giugno a novembre, con le nuove tariffe: “Nel 2014 si incassò 234.924€, nel 2015 235.531€, solo 500€ in più ma dato il trend negativo dei mesi invernali, sicuramente a fine anno la nuova tariffazione porterà ad un minore incasso. Di fatto anche se ci fosse stato un lieve incremento visti i disagi per i residenti e i lavoratori sarebbe da considerare un fallimento”.

“Il CdA di Finale Ambiente, composto da amministratori improvvisati senza competenze specifiche sui rifiuti e sui parcheggi ha fallito – conclude Simonetti – Se fosse il CdA di un’azienda quotata in borsa, un’azienda sul libero mercato, salterebbero delle teste. Perchè in economia chi fallisce paga. Invece nel caso della nostra partecipata non c’è stata nemmeno una tirata di orecchie da parte del socio unico ossia del sindaco di Finale Ligure”.

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