Savona. Con la Legge di Stabilità 2016, che interviene sul loro fondo, gli uffici dei patronati sono a rischio. Per questo i patronati aderenti al Cepa (Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil e Acli) venerdì 4 dicembre manifesteranno a Savona sotto la sede Inps e sotto la Prefettura.
Sabato 5 dicembre invece i Patronati del Cepa saranno in centro città a Savona con banchetti nei quali spiegheranno ai cittadini le loro ragioni contro i tagli della Finanziaria.
“La Legge di Stabilità 2016 interviene in modo pesante, per il secondo anno consecutivo sul Fondo Patronati. La funzionalità degli uffici dei patronati è a rischio. La chiusura o il ridimensionamento dei Patronati costringerà i cittadini a rivolgersi direttamente agli Enti che potrebbero non essere in grado di rispondere al notevole aumento del numero degli utenti, oppure affidarsi a consulenti vari per ottenere le prestazioni a pagamento” spiegano i rappresentanti dei patronati savonesi Max Paglietti, Mariagrazia Di Biasi, Anna Picillo e Stefano Bosio.
“Il Governo vuole risparmiare con i soldi dei lavoratori i cui contributi alimentano il Fondo Patronati, ed inoltre oltre al danno la beffa: da calcoli effettuati, per 1 Euro di taglio fatto al Fondo, la Pubblica Amministrazione dovrà spenderne 1,68 per sopperire al lavoro fatto dai Patronati, quindi il taglio strutturale non fa risparmiare lo Stato, ciò mina l’uguaglianza ai diritti garantita dalla Costituzione. Contro i tagli si erano espressi un anno fa 1 milione e 182.413 cittadini che avevano sottoscritto la petizione ‘No ai tagli ai Patronati’ chiedendo al Governo di non ridurre i fondi” proseguono da Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil e Acli.
“A conti fatti se lo Stato dovesse mantenere lo stesso livello di assistenza garantito oggi dal Sistema Patronati spenderebbe molti più soldi di quanto ne sottrae al Fondo. Noi stimiamo in circa 300 milioni il maggior costo della Pubblica Amministrazione. Con questo taglio vi sarà un esubero di oltre 1000 lavoratori dei patronati con una conseguente riduzione dei servizi ai cittadini. Che senso ha tutto questo? Il Governo vuole smantellare una struttura solidaristica unica al Mondo che da 70 anni ha permesso la creazione di una rete capillare in Italia e all’Estero, qualificata e professionale in tutte le materie previdenziali, socio-assistenziali, infortunistiche” concludono Paglietti, Di Biasi, Picillo e Bosio.