Regione. “La giunta Toti sottovaluta l’impatto della direttiva europea sugli orari di lavoro del personale ospedaliero e scarica sulle Asl la riorganizzazione delle risorse”. A dirlo il consigliere ligure del Partito Democratico Pippo Rossetti, che questa mattina ha presentato in aula un’interrogazione proprio sul tema del nuovo orario di lavoro di medici e infermieri, a seguito dell’entrata in vigore della direttiva Ue che, dal 25 novembre scorso, impone al personale degli ospedali 11 ore di riposo continuo e il divieto di superare le 48 ore lavorative settimanali.
Rossetti ha chiesto alla giunta come intende intervenire per garantire i servizi sanitari, la salute dei lavoratori e il rispetto della norma. “Ma dall’assessore alla Sanità Sonia Viale – dichiara il consigliere del Pd – non sono arrivate risposte che chiariscano la posizione della giunta, visto che da una parte si attende un intervento del governo nazionale per eventuali proroghe e, dall’altra, si scarica sulle aziende sanitarie l’onere della riorganizzazione del lavoro”.
Il rischio, mette in guardia Rossetti è “che liste d’attesa e fughe aumentino. Il compito della Regione non è quello di affidarsi alle Asl ma di mettere mano ai processi organizzativi, per garantire la capillarità dei servizi. E’ la Regione che deve razionalizzare e rendere più efficiente il sistema. Speriamo che a pagare questo immobilismo non siano gli utenti e gli operatori sanitari. Il Pd vigilerà”.
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale che ha ricordato come la situazione riguardi tutto il Paese: “Questa normativa è figlia di una decisione europea ha colto impreparate tutte le regioni” e ha confermato l’intenzione del Governo di intervenire sulla materia nella legge di stabilità perché eventuali deroghe sono definite solo nella contrattazione nazionale.
“Il Comitato di settore Regioni-Sanità ha trasmesso all’ARAN la direttiva per la contrattazione nazionale, chiedendo al contempo, un decreto interministeriale nel quale siano definite le deroghe alle previsioni relative all’orario di lavoro, nelle more della contrattazione collettiva. La regione – ha aggiunto l’assessore – ha comunque fatto una serie di incontri con le organizzazioni sindacali e con gli enti del Servizio Sanitario Regionale”.
“Le aziende devono attuare le razionalizzazioni possibili garantendo comunque la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari. La Regione ha dato la propria disponibilità a supportare tale attività delle aziende, dando la propria adesione all’ascolto e all’elaborazione dei piani annuali delle assunzioni per il 2016. Le nuove assunzioni – ha aggiunto – potranno essere consentite se l’azienda avrà esperito tutte le manovre di riorganizzazione per evitare che il sistema si accolli nuovi costi fissi, senza che vengano previamente aggredite le eventuali sacche di inefficienza”. L’assessore ha messo a disposizione del Consiglio la circolare emanata il 20 novembre 2015 dalla Regione Liguria su questo tema.