Pacco di natale

Loano, i netturbini ricevono gli auguri di Comune e Servizi Ambientali: “Cerimoniale grottesco”

I dipendenti da mesi lamentano pesanti disagi sul loro posto di lavoro a causa dei rapporti sempre più tesi con i loro superiori.

Protesta Netturbini Servizi Ambientali

Loano. “Fa sempre piacere ricevere gli auguri di buone feste. Ed altrettanto contraccambiare. Molto meno quando tutto si presenta in un grottesco cerimoniale”. A dirlo sono i dipendenti di Servizi Ambientali addetti al servizio di nettezza urbana e di spazzamento delle strade di Loano, che da mesi lamentano pesanti disagi sul loro posto di lavoro a causa dei rapporti sempre più tesi con i loro superiori.

Alla vigilia di Natale, i lavoratori hanno ricevuto la visita dell’Ad della società Alessandro Vignola e dell’assessore all’ambiente di Loano Ino Tassara. Dopo aver omaggiato i dipendenti con un “pacco regalo”, i due amministratori sono intervenuti con un piccolo “discorso di fine anno” che in questo caso ha assunto una rilevanza e un peso anche maggiore in vista del passaggio di consegne che porterà la gestione del servizio dalla società partecipata alla Stirano di Alba (che rientra nel gruppo Egea).

Secondo quanto riferito, oltre a fare gli auguri ai lavoratori, Tassara ha messo “in risalto l’impegno personale e di tutta la giunta comunale affinché il passaggio circa l’affidamento del servizio di nettezza urbana dall’attuale municipalizzata all’impresa privata avvenga in maniera indolore per ciò che riguarda i dipendenti”.

Il discorso di Tassara ha fatto storcere il naso ai 19 addetti (che essendo 17 a tempo indeterminato e 2 interinali sono da anni sotto organico rispetto alle precedenti 21 unità effettive), che da tempo si trovano ad operare in un luogo di lavoro “reso da tempo simile ad una specie di caserma punitiva, dove l’unica legge vigente è quella del più forte, quindi i privilegi hanno occupato il posto dei diritti e l’autoritarismo assoluto ha prevalso sull’autorevolezza”.

La frustrazione dei dipendenti è contenuta in una lettera in cui si legge: “I lavoratori, già coscienti di essere vittime di questo strano processo di ‘normalizzazione’ proveniente dall’esterno, stanchi di assistere ai continui attacchi nei confronti di quelle che avrebbero dovuto essere le basi su cui costruire un paese democratico, dalla Costituzione allo Statuto dei lavoratori, non trovano di grande eleganza alcune frasi formulate dall’assessore nei loro confronti, circa l’invito ad adeguarsi a vivere in un paese dove poter avere un posto di lavoro stabile corrisponderebbe ad una specie di grazie ricevuta”.

“Cosa già fin troppo chiara, senza che a rimarcare questo dramma sia una persona che, dato il suo incarico istituzionale, dovrebbe prodigarsi, nei limiti delle sue possibilità e competenze, per garantire che i diritti semplicemente descritti all’articolo 4 della carta costituzionale non siano disattesi nonché vigilare affinché le imprese che operano nel territorio di sua competenza e nel settore dei servizi operino nel dignitoso rispetto dei diritti di tutti i lavoratori, come recita l’articolo 44 della stessa carta costituzionale”.

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