Provincia. Termina oggi il viaggio di IVG.it alla scoperta delle notizie più lette nel corso del 2015, un modo per ripercorrere attraverso gli occhi dei lettori l’anno che sta per concludersi. In quest’ultima tappa vedremo le notizie che hanno fatto più clamore negli ultimi tre mesi, da ottobre a dicembre.
Il 9 ottobre a colpire i lettori è la notizia dell’approvazione, in Senato, di un ordine del giorno del senatore Pd Raffaele Ranucci sulla fusione di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta in un’unica entità, denominata “Regione Alpina”. In realtà lo scenario di riorganizzazione è sul tavolo ormai dal 16 dicembre 2014, e prevede la creazione in Italia di 12 macroregioni: l’org del 9 ottobre impegna però il governo a procedere con l’attuazione entro ottobre 2016, quando entrerà in vigore il Ddl Boschi. Il prossimo anno, dunque, potrebbe essere quello in cui inizieremo a definirci non più “Liguri”, ma “Alpini” o “Limontesi”: un’idea che ha colpito i lettori di IVG, con decine di migliaia di letture e oltre 4.000 condivisioni sui social.

Il giorno dopo i lettori accorrono di nuovo in massa sul sito per una notizia apparentemente di poco conto: un terremoto di magnitudo 3.2, avvenuto nella provincia/zona Genova con epicentro a Rossiglione ad una profondità di 11 km. Evidentemente la scossa era stata avvertita da molti savonesi.

Il giorno dopo il primo fatto di cronaca: la tragedia di Riccardo Cinco, il 44enne varazzino picchiato nella notte dell’11 ottobre da un automobilista per un diverbio sulle strisce e morto poi nella notte tra il 22 e il 23 novembre a seguito dei colpi subiti. Un vero e proprio shock per la cittadina, sia perché la vittima era molto conosciuta sia per il modo in cui si è consumata la tragedia, tanto assurdo quanto preoccupante. E moltissimi varazzini sono accorsi a dare l’ultimo saluto a Cinco stringendosi intorno alla sua famiglia, moglie e due figli che hanno deciso di ricordarlo, al termine del funerale, lanciando in cielo palloncini bianchi. Il 23enne albanese che lo ha colpito a morte, invece, è accusato di omicidio preterintenzionale.

Il 28 ottobre a tenere incollati agli schermi i savonesi è la scomparsa di tre ragazzini minorenni, due sorelline di 14 e 16 anni ed un amico coetaneo che il giorno prima, dopo aver noleggiato delle biciclette a Varazze, avevano fatto perdere le loro tracce. Mentre da un lato si metteva in moto la macchina delle ricerche da parte dei carabinieri di Savona e più in generale di tutta la regione, dall’altra partiva il tam tam sui social network per ritrovarli. Il lieto fine è arrivato appunto il 28 ottobre, ossia il giorno dopo, quando a Genova una persona li ha trovati nel portone di casa, li ha ospitati a casa e sfamati ed ha avvisato i carabinieri. Ai militari i tre hanno raccontato di essersi allontanati perché temevano di essere affidati ad un istituto per minorenni.
Il 16 novembre ottiene molto risalto una notizia poi rivelatasi parzialmente errata, ovvero il presunto passaggio nella stazione di Savona di un treno che trasportava carri armati. Tra secche smentite di Trenitalia, racconti di “testimoni oculari” giunti alla redazione (rivelatisi poi falsi) e lucide analisi di altri lettori che tentavano di verificare o meno la veridicità della notizia analizzando la forma delle colonne, quell’immagine ha fatto il giro del web, con oltre 11.000 condivisioni. Alla fine l’arcano è svelato: quel treno esisteva davvero ed era stato effettivamente fotografato il giorno prima, ma non a Savona bensì a Fabriano. A trarre inizialmente in inganno la redazione sia il fatto che Porto Vado fosse una destinazione plausibile per quei blindati (in Sardegna c’è un poligono di tiro specifico) sia, soprattutto, le ripetute telefonate e i messaggi di presunti “testimoni oculari” che giuravano di aver scattato quella foto a Savona quel pomeriggio. Uno scherzo, o forse un “dispetto” alla redazione di IVG, che però è stato smascherato nel giro di un paio d’ore.

Il 26 novembre i lettori si concentrano sulle anticipazioni di IVG in merito alla trasmissione tv di Sky “4 Ristoranti”: Alessandro Borghese aveva infatti realizzato una puntata che coinvolgeva quattro locali nostrani, ossia il MuMa di Borgio Verezzi, Il ritorno in Baianita di Noli, L’Osteria del Castel Gavone e il Sotto Sale di Finale Ligure. Come tutte le notizie che hanno a che fare con la televisione, anche questa ha subito catalizzato l’attenzione dei lettori: in molti hanno poi seguito la puntata, andata in onda il 1 dicembre alle ore 21.10 su Sky Uno HD.
Il 28 novembre un lutto colpisce Alassio: la morte del piccolo Mario, il piccolo di sei anni colpito da una rara forma di tumore al cervello per il quale era scattata una catena di solidarietà che aveva coinvolto non solo la sua città natale ma in generale tutto il ponente savonese. Per lui si era attivata una raccolta di aiuti per consentirgli di andarsi a curare in Inghilterra: a Londra, infatti, esiste una clinica specializzata in questa patologia. Erano state organizzate cene e tornei sportivi finalizzati proprio alla raccolta di fondi. Purtroppo nonostante l’affetto e l’appoggio di tante persone Mario alla fine ha perso la sua battaglia, stroncato da un terribile male che non gli ha lasciato scampo.
L’ultimo mese dell’anno si apre di nuovo all’insegna della cronaca: una rissa in via Collodi a Savona insanguina la serata del 2 dicembre. Protagonisti dell’episodio, nel quartiere di Santa Rita, sono tre albanesi: uno degli stranieri, armato di coltello, ha ferito gli altri due per poi allontanarsi in tutta fretta. Un episodio che ricorda drammaticamente l’omicidio di questa estate in via Cimarosa: anche in questo caso, come allora, un aggressore straniero ha inseguito la sua vittima all’interno di un esercizio commerciale (a luglio i Bagnarci, dove era in corso una cena, questa volta una macelleria) accoltellandola davanti ai cittadini savonesi incolpevoli. Attimi di terrore che ci auguriamo davvero di non rivedere più nel 2016.

Sempre il 2 dicembre ottiene rilevanza nazionale, con quasi 100.000 condivisioni sui social network, la proposta lanciata a Borghetto Santo Spirito di sostituire i tradizionali “botti” di Capodanno con le lanterne cinesi. Un’idea che attecchisce, anche alla luce dell’ondata di ordinanze “anti-botti” emesse dai sindaci di tutto il Ponente nei giorni successivi: peccato, però, che non più tardi di ieri il sindaco Giovanni Gandolfo abbia deciso di vietarne l’uso, quasi un mese dopo la proposta (e quindi la messa in vendita). Una mossa che ha fatto insorgere il gruppo “Vivi Borghetto”.

Il 14 dicembre tiene banco il mistero dell’uomo annegato a Bergeggi: prima si viene a sapere che è stato ritrovato un cadavere non identificato, quindi ne viene smentita la morte per annegamento e ne viene diffusa una fotografia; a quel punto il presunto figlio crede di riconoscere il padre, salvo poi essere smentito da alcuni dettagli fisici. Si torna dunque a cercare notizie, mentre nel frattempo viene diffusa una nuova fotografia… insomma, un giallo in piena regola che, seppur nella tragedia, per un paio di giorni ha tenuto sulla corda i savonesi. Alla fine il mistero è svelato: il corpo è di un 60enne milanese, Umberto Lin Chen, residente a Paderno Dugnano.
L’ultima notizia su cui si concentrano i lettori in questo fine 2015 è di quelle “attira-clic”: un gruppo di amici, tutti ciclisti amatori, che decide di spogliarsi per un calendario a favore di una bambina di 2 anni, affetta da atrofia muscolare spinale. Un gesto che ha insieme divertito e commosso i savonesi, tanto che il calendario, inizialmente pensato come piccola iniziativa locale, va esaurito in poche ore diventando un grande successo.

Termina così il nostro viaggio nelle notizie più lette dell’anno. L’augurio per tutti i lettori è di un buon 2016 ricco di eventi gioiosi e di notizie appassionanti, divertenti e commoventi: meno risse, incidenti e omicidi, e più calendari benefici, storie di eccellenze e vittorie di squadra. Meno “nera” e più “bianca”: e se non dovesse accadere davvero nella realtà, noi ci impegneremo almeno a far sì che accada sulle nostre pagine. Dove la nera non potrà certo mancare ma proveremo, ogni giorno, a cercare una “bella storia” in più.