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Il 2015 della “nuova” provincia, orgoglio Giuliano: “Fatto quanto chiedeva Delrio, e siamo sopravvissuti”

L'ultimo traguardo del 2015 è l'approvazione dei tre ATO. Ma Giuliano avverte: "O il Governo decide che serviamo o dopo il 2016 avremo finito ogni risorsa"

Provincia. “Siamo riusciti nel corso dell’anno a portare a compimento la funzione di questa ‘nuova’ provincia, rispettando tutti quelli che erano i dettami della legge Delrio. E siamo riusciti a farlo approvando un bilancio e garantendo i servizi, una cosa non così scontata visto che molte province non ce l’hanno fatta e sono andate in predissesto”. Non riesce a nascondere l’orgoglio Monica Giuliano, presidente della Provincia di Savona, nel tracciare un quadro di quanto fatto dal suo Ente nel corso del 2015.

Un anno difficilissimo, rivela, anche e soprattutto perchè la rivoluzione attuata dal Governo rendeva necessario prima di tutto comprendere a fondo il ruolo della “nuova” Provincia prendendo coscienza della sua funzione. “Il 2015 è stato veramente l’anno in cui ne abbiamo definito il ruolo – spiega Giuliano – portando a casa anche dei risultati importanti”. Quello “di giornata” riguarda l’ATO: il consiglio ha definitivamente approvato, all’unanimità, la creazione di tre Ambiti Territoriali Ottimali denominati “Centro Ovest 1”, “Centro Ovest 2” e “Centro Ovest 3”. Il servizio idrico integrato sarà affidato alle società di gestione a totale controllo pubblico già presenti sul territorio: Centro Ovest 1 al Consorzio Depurazione Acque, Centro Ovest 2 al CIRA e Centro Ovest 3 a Ponente Acque (newco formata da Servizi Ambientali e SCA).

Ma al di là dell’approvazione di oggi, sono molti i risultati raggiunti nel 2015 che Giuliano vuole sottolineare. “Il primo è che l’assemblea dei sindaci ha compreso appieno i suoi compiti ed è diventata davvero operativa – spiega – Se prima la Provincia aveva una sua autonomia, dal 2015 è diventata la ‘casa’ dei territori e dei Comuni: con molti di questi, soprattutto coi più piccoli, abbiamo sviluppato una serie di convenzioni garantendo loro servizi in materia di informatica, ragioneria, lavori pubblici o pianificazione urbanistica. L’obiettivo era, come chiedeva Delrio, diventare davvero un ‘ente di area vasta’: lo abbiamo fatto mettendo le competenze del personale provinciale a disposizione dei Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli dove magari certe professionalità sono assenti”.

consiglio provinciale giuliano

Un altro aspetto in cui si è portata a compimento la funzione della Provincia, rispettando i dettami della legge Delrio, è la riduzione del personale: “Siamo partiti a marzo 2014 con 350 dipendenti – ricorda il presidente – ad oggi ne abbiamo 223, e puntiamo ad arrivare entro fine 2016 a 167. Il punto però è che questo percorso è stato fatto con attenzione: le persone uscite dalla Provincia, infatti, sono andate a lavorare nei Comuni ad eccezione di una decina dislocate in Tribunale e in Procura. La riduzione quindi è avvenuta attraverso la dislocazione nei territori, evitando di disperdere professionalità”.

Insomma, chiarisce Giuliano, dal punto di vista organizzativo la “nuova” provincia oggi esiste ed è pienamente operativa proprio nella direzione immaginata da Delrio. “Abbiamo fatto tutto quanto ci chiedeva la legge – tiene a precisare ancora una volta Giuliano – e questo grazie alla volontà dei sindaci: le nostre assemblee sono molto partecipate, e si prendono decisioni importanti. Non si ragiona più a ‘compartimenti stagni’, con comunità piccole che non si parlano, ma si ragiona finalmente ‘ad ambiti’. E il ruolo della Provincia è quello di fare da regia”.

Resta il punto più ostico, quello delle risorse finanziarie. “Il problema c’è – ammette il presidente – i tagli sono sempre molto pesanti. Siamo riusciti nel 2015 ad approvare un bilancio, a differenza della maggior parte delle province che sono in pre-dissesto: ma riusciamo a coprire le esigenze di bilancio continuando ad alienare quello che possediamo, per avere nuova liquidità. Questa provincia è stata ligia ed ha fatto quello che le è stato chiesto. Saremo in grado di farlo anche nel 2016, infatti il nostro obiettivo è approvare il bilancio entro marzo-aprile il che ci permetterà di pagare gli stipendi fino a fine anno e di consolidare il ruolo di coordinamento nei territori; ma è innegabile che siamo ‘prosciugati’“.

“Ora il Governo deve decidere se la Provincia serve o no – è il monito di Giuliano – e in questo caso chi avrà le competenze su ambiente, scuole, viabilità ed edilizia e come dinanziare questi servizi. In caso contrario, nel 2017 avremo finito ogni risorsa e sarà molto difficile assolvere ai nostri compiti“.

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