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Bergeggi, al via il piano sicurezza: nel 2016 più videosorveglianza e più vigili sul territorio

Un mese fa l'ondata di furti che ha scatenato preoccupazione e paura in paese

Videosorveglianza

Bergeggi. “Il fenomeno sembra essersi attenuato, ma la paura resta e l’ attenzione è ancora alta”. Così il sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello a proposito dell’ondata di furti che ha colpito la cittadina rivierasca qualche settimana fa.

“E’ passato circa un mese da quando Bergeggi sembrava essere finita nel mirino di una banda di ladri d’appartamento. Questo fatto aveva destato grande preoccupazione tra la popolazione. In una sola settimana erano stati messi in atto almeno un paio di tentativi al giorno, con tre colpi riusciti e almeno una decina tentati e non portati a termine. Adesso il fenomeno sembra essersi attenuato, con qualche tentativo di furto sporadico nell’ultimo periodo, ma la paura resta e l’ attenzione rimane alta”.

“E’ stato un momento difficile per la comunità, che vista la frequenza e le modalità con cui questa presunta banda colpiva, si sentiva assediata – dice il sindaco Roberto Arboscello – La preoccupazione era anche quella che i cittadini, non sentendosi abbastanza protetti, si organizzassero da soli, con effetti del tutto imprevedibili”.

Il sindaco e l’amministrazione da lui guidata non hanno perso tempo. Fin da subito Comune, polizia municipale e carabinieri si sono messi al lavoro, collaborando attivamente alle indagini: “Qualche giorno dopo, anche grazie alla disponibilità del vice-prefetto Giuseppe Montella, sempre in contatto con il sindaco, era stata organizzata una riunione interforze per affrontare il problema. Durante l’incontro, a cui parteciparono il prefetto vicario, il questore, il comando provinciale dei carabinieri, la guardia di finanza, oltre a me e alla polizia municipale, venne fatto il punto della situazione, sia sulle indagini che sulle misure adottate fino ad allora e quelle previste”.

“La risposta c’è stata ed è stata forte da parte delle forze dell’ordine, che ringrazio per l’impegno e la professionalità mostrata – aggiunge Arboscello – Spiace non essere riusciti ad arrestare i responsabili ma sicuramente le azioni messe in atto hanno fatto da deterrente e allontanato queste persone. Ora però non dobbiamo abbassare la guardia perché questi fenomeni sono in continuo aumento, basti vedere cosa sta succedendo in questi giorni al Santuario o cosa è accaduto giorni fa a Orco Feglino e nell’entroterra albisolese”.

Ed è proprio in quest’ottica che il sindaco, da pochi giorni, in accordo con la sua maggioranza, ha assunto per se la delega alla sicurezza e videosorveglianza: “Credo che sia un segnale importante di quanto il problema sia sentito da questa amministrazione e della priorità che ricopre. In questo modo crediamo di dare un forte impulso nell’anno 2016 all’avvio di un progetto di videosorveglianza che andrà ad implementare l’impianto che già controlla i tre ingressi del paese. Gran parte delle risorse economiche disponibili verranno dirottate su questo progetto. Inoltre intensificheremo l’attività sul territorio da parte della nostra polizia municipale, compatibilmente con le attività burocratiche che l’ufficio deve svolgere e con l’organico disponibile. Inoltre crediamo che la gestione della sicurezza da parte mia e della giunta renda più efficienti i rapporti istituzionali con le forze dell’ordine, come è stato ultimamente”.

Queste decisioni sono state illustrate pochi giorni fa ad un gruppo di abitanti di via Na Valle, che aveva firmato una petizione chiedendo un incontro con l’amministrazione per fare il punto della situazione: “L’incontro è stato positivo e costruttivo. Le azioni che intendiamo mettere in campo sono state giudicate positivamente dai rappresentanti che hanno preso parte alla riunione. Purtroppo quello dei furti è un fenomeno in costante aumento, con cui dovremo convivere. I cittadini sono consapevoli che devono autoproteggersi per quanto possibile, così come l’amministrazione deve fare la sua parte. La cosa importante è che nessuno, in futuro, si senta poco protetto, ed è su questo che stiamo e intendiamo lavorare”.

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