Savona. Due atleti, appassionati di trail e ultra rail running e ora accomunati anche da un obiettivo: aiutare la popolazione di Msolwa Ujamaa, un piccolo villaggio nel sud della Tanzania, situato al margine di una strada di terra rossa che da Ruhaha porta a Ifakara.
Michal Lazzaro Rafinski e Francesca Costa, 34 anni il primo di Albissola Marina e 32 anni la seconda di Genova, atleti del team Emozioni Sport Team Asd, da sempre percorrono i sentieri dell’AVML, l’Alta Via dei Monti Liguri, ora sono impegnati in una “corsa” che li vedrà impegnati dal 24 al 31 dicembre di 440 km per raccogliere appunto fondi da destinare a “Find The Cure Italia Onlus”.
I Run For Find The Cure è un progetto sportivo che raggruppa trasversalmente atleti di tutti i calibri, età e locazione geografica con l’idea di correre per una motivazione in modo da lasciare una traccia umanitaria e non solo atletica.
Il motto è “correre ma non scappare”, per questo lanciano un invito a “correre con loro ogni singolo km di questa avventura” che potrà essere sponsorizzata dalla pagina web di Find the cure.
Il sogno dei due atleti è stato in parte realizzato tra il 2012 e il 2013 con due magnifici trekking in totale autosufficienza: il primo anno da Genova a Ventimiglia, il secondo da Genova a La Spezia. La “scoperta” del Trailrunning ci ha fornito lo strumento per sognare più forte, ed eccolo allora il Grande Sogno, che prende forma quasi per scherzo da uno scambio di battute e fa brillare gli occhi, sempre più coinvolti: “Forse si può fare davvero” si sono detti.
Per i due amici sarà una traversata unica, provando ad essere veloci quanto serve e soprattutto tenaci: da Ceparana (La Spezia) a Ventimiglia (Imperia), un’abbuffata natalizia di sentieri, tutta l’Alta via in un unico grande sogno.
“Con questa iniziativa desideriamo così valorizzare gli splendidi territori attraversati da questa lunga concatenazione di sentieri, che purtroppo non sono ben conosciuti neppure da noi Liguri nonostante li abbiamo a un passo da casa. Questa – dicono – vuole essere anche una sfida: fissare il primo riferimento temporale per l’intera attraversata (il tempo sarà effettivo senza contare le soste notturne), cosa che non è mai stata fatta correndo, con la speranza di invogliare anche gli Atleti “veri” a raccogliere la sfida”.
Infine, ma non ultimo in termini di importanza, c’è il desiderio di aiutare, nel loro piccolo, un progetto molto più grande di questa avventura: “La nostra “impresa” vuole anche essere un modo di far conoscere l’Associazione “Find the cure” sostenendo il progetto “I run for find the cure””.
Sono previste 8 tappe con pernottamenti in altrettanti rifugi gestiti nel circuito dell’Alta Via. Durante il giorno correranno in autosufficienza, la sera faranno tappa nei rifugi gestiti per mangiare, dormire e rifornirsi, oltre che per aggiornare dove possibile la pagina Facebook dedicata con gli sviluppi dell’impresa.