Diritti

Albenga, istituito il registro comunale del testamento biologico

L'intento è promuovere il rispetto delle persone anche nella fase terminale della vita umana

Testamento Biologico ad Albenga

Albenga. La giunta comunale di Albenga, per rispondere ad una diffusa domanda sociale, rappresentata anche dall’Associazione Iniziativa Laica Ingauna, ha istituito il registro del testamento biologico, al fine di riconoscere e tutelare la piena dignità delle persone e promuoverne il pubblico rispetto anche nella fase terminale della vita umana.

“Con delibera della giunta comunale del 17 dicembre 2015 – spiega il sindaco Giorgio Cangiano – il registro diventa attivo e operativo, dando ai cittadini residenti ad Albenga la possibilità di raccogliere e conservare le ‘dichiarazioni anticipate di volontà’, dette anche ‘testamento biologico’. Si tratta di documenti scritti contenenti le manifestazioni di volontà di coloro che intendono indicare in anticipo i trattamenti medici ai quali essere o non essere sottoposti nel caso in cui si trovassero in condizione d’incapacità, ferme restando comunque le valutazioni cliniche che dovrà effettuare il medico”.

La persona che lo redige nomina un fiduciario che diviene, nel caso in cui la medesima diventi incapace, il soggetto chiamato a dare fedele esecuzione alla volontà della stessa per ciò che concerne le decisioni riguardanti i trattamenti sanitari da svolgere.

“In assenza di una normativa nazionale – spiega il vicesindaco Riccardo Tomatis – abbiamo ritenuto doveroso estendere il diritto di esprimersi sulla questione del fine vita a tutta la cittadinanza. Finora era un diritto riservato ad una ristretta cerchia di persone, che poteva ricorrere ad un servizio di uno studio notarile. Tengo a precisare che l’approvazione di questa delibera non vincola il cittadino, è una scelta facoltativa e non definitiva, modificabile o revocabile in qualunque momento”.

Soddisfazione del professor Piero Corradi, presidente dell’Associazione Iniziativa Laica Ingauna, che afferma: “L’approvazione della delibera è una vittoria della società civile e un significativo passo avanti verso quell’Italia laica ed europea fondata sulle libertà individuali e sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone”.

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