Oggi come allora

“A proposito di Streghe”, ad Albenga un convegno per riflettere sulla diversità che spaventa

tribaleglobale

Albenga. Si intitolerà “A proposito di Streghe” il convegno che si terrà lunedì 7 dicembre dalle 15.30 alle 20 presso l’Auditorium San Carlo di Albenga. Un convegno che partirà da alcune riflessioni a margine delle sepolture recentemente rinvenute ad Albenga per arrivare ai giorni nostri, con un sottotitolo, “Quando la diversità spaventa…”, che rende il tema drammaticamente attuale dopo i recenti fatti legati al terrorismo e all’intolleranza.

“I recenti ritrovamenti di sepolture riconducibili al fenomeno della stregoneria ad Albenga sollevano temi che vanno oltre la dimensione della ricerca storica e archeologica – spiega infatti Giuliano Arnaldi, direttore di Fondazione Tribaleglobale – La demonizzazione della diversità è stata nel passato facile scorciatoia per ignorare concreti problemi che nulla avevano di demoniaco. È accaduto con la ricerca di untori nel periodo della peste, è accaduto in presenza di soggetti che presentavano aspetti comportamentali o fisici diverse dai canoni tradizionali, è accaduto in presenza di persone che conservavano e praticavano riti antichi e pratiche curative legate alle erbe: da notare il fatto che in quest’ultimo caso fossero in gran parte donne, a cui quelle conoscenze davano autorevolezza nelle comunità di appartenenza”.

“Si può dire che tale demonizzazione, usata spesso dai potenti per consolidare la propria condizione, fosse figlia della paura e dell’ignoranza e abbia finito per impoverire intere comunità privandole del potenziale di crescita che implica ogni confronto con la diversità. E oggi la diversità spaventa ancora? – si chiede Arnaldi – Paura e ignoranza impoveriscono ancora le nostre comunità? Sono queste le domande che animeranno il Convegno in oggetto, con l’obiettivo di attualizzare la riflessione sulla differenza tra diversità e malvagità ponendo l’accento sul fatto che quest’ultima, come la bontà, è un’opzione sempre presente nelle scelte di ogni persona, e sulla coincidenza tra ignavia e malvagità… lasciar fare il male senza reagire è forse peggio che praticarlo”.

Il convegno avrà inizio con una comunicazione della Dott.ssa Valeria Amoretti, archeologa ed antropologa esperta di sepolture e di archeologia medievale. Originaria di Imperia, sta conducendo attività di ricerca presso la Seconda Università di Napoli: l’obiettivo è contestualizzare i recenti ritrovamenti nell’ambito delle conoscenze sui riti di sepoltura di quel periodo. Seguirà una comunicazione del Prof. Paolo Portone, esperto di indagini sulla stregoneria in Europa e autore di diversi testi sulle Streghe di Triora: l’obiettivo è porre in relazione le sepolture di Albenga con il contesto ligure del tempo.

Quindi toccherà al Prof. Giorgio Amico, saggista ed esperto di tradizioni ligustiche, che interverrà sul tema del ponente ligure come incubatore di diversità culturali e popolari. Dopo di lui una comunicazione della dott.ssa Gabriella Freccero per Erediblibliotecadelladonna, sul tema delle culture arcaiche legate alla figura della Grande Madre in relazione al dibattito sull’Autorità Femminile oggi.

Dopo un tea break i lavori riprenderanno con una comunicazione del dott. Marco Merola, giornalista esperto di archeologia, misteri e scienza e della dott.ssa Machi di Pace, archeologa e giornalista sul tema del Neopaganesimo oggi. Sarà quindi la volta di Giuliano Arnaldi, direttore di Fondazione Tribaleglobale, sulle pratiche Voudu di alcuni popoli africani (in prevalenza gli Ewe del Togo) tra medicina tradizionale e cannibalismo rituale: verità, ignoranza e strumentalizzazioni. Quest’ultima comunicazione introdurrà una tavola rotonda coordinata dal Dott. Mario Muda, giornalist sul tema della paura del diverso nel nostro tempo, con particolare riferimento al fenomeno della globalizzazione e dei migranti. Il Convegno sarà animato da proiezioni audiovisive e performance musicali.

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