Giustenice. “Siamo contrari alla costituenda Unione dei Comuni di Tovo, Giustenice, e Magliolo”. Lo dice Ivano Rozzi, capogruppo di Per Giustenice.
Secondo Rozzi: “Una Unione formata da Comuni “poveri” e privi di adeguate strutture e personale porrà in crisi il rapporto con i cittadini, creando una profonda crisi sia nel settore dei servizi che degli investimenti; una forma che già nella fase embrionale di formulazione dello Statuto riservando ampio spazio alla parte del recesso sembra già annunciare che quello che è accaduto nella defunta Unione a 10 , e cioè “ l’assoluta inadeguatezza nell’affrontare un tema così delicato e , cosa assai più grave, la mancata convinzione nel farlo, che consacrerà il fallimento anche di questa , con una differenza sostanziale , da questa unione sarà praticamente impossibile uscirne se non con le ossa rotte ( ossa che saranno quelle dei cittadini , purtroppo) , si ripeterà”.
Ancora Rozzi: “Un’assoluta mancanza di visione strategica sul futuro , avendo pensato di unire prima i servizi che già in qualche misura sono gestiti pressoché in forma congiunta (vedi Protezione Civile, Catasto , Centrale unica di Comittenza, Polizia Associata ecc..) ma non fondendo quelli definiti vitali e fondamentali e cioè Bilancio, Personale, Anagrafe, Tributi ecc.. Creando così un soggetto deficitario sul piano della valenza finanziaria ed economica con scelte condivise di economia e risparmio”.
Per Rozzi “sarà prevista una sproporzionata rappresentanza dei componenti il Consiglio , andranno presumibilmente 4 per Comune di cui 3 di maggioranza e 1 di minoranza , dove non presente la minoranza sarà ulteriore membro di maggioranza. Una vera e propria alterazione del rapporto democratico su cui , invece si fonda lo spirito delle Unioni voluto dal Legislatore gia dalla fine degli anni “90;
5) Mancano e mancheranno certamente le clausole di responsabilità per il non raggiungimento dei risultati e delle finalità da parte del Presidente e della Giunta, creando il grave problema dell’attività cosiddetta “di campanile” e cioè ad ogni Presidente seguiranno le probabili opere nel comune di provenienza . (Questo è visibile già nei rapporti di convenzionamento dei servizi , dove il capofila prima fa il suo e poi , se avanza qualcosa, fa quello degli altri);
E tanto altro ancora a partire del divario che permane tra costa e entroterra , dove i Comuni Costieri è probabile attuino convenzioni “ricche” e applichino nuove tassazioni di scopo , vedi Tassa di Soggiorno ecc.. , mentre quelli dell’entroterra dovranno sempre di più attingere dalla contribuzione dei propri cittadini. Vale solo la pena ricordare che negli ultimi 2 anni le tasse in questi piccoli Comuni sono saliti a livelli di vero prelievo forzoso annullando la meticolosa opera delle precedenti amministrazioni di attuare politiche di grande moderazione, e averlo fatto senza corrispettivi investimenti e azioni di ridistribuzione di equità”.
“In pratica , siamo certi , rimpiangeremo l’essere usciti dall’Unione dei Comuni a 10 ancorché fosse stata fatta con la fretta e con superficialità ma ancora di più soffriremo l’incapacità e la non lungimiranza di avere giocato tutte le carte possibili per formare almeno quella a 5 con Pietra Ligure e Borgio Verezzi, due Comuni con forte spesa corrente del personale e che quindi potevano contemperare strutture e personale in un ottica di servizio al cittadino moderna e in linea con le indicazioni di risparmio della spesa pubblica. Probabilmente in questa fase per Comuni sotto i 1000 abitanti (già apparenti alle Comunità Montane) sarebbe stato meglio la forma del convenzionamento ricercando Comuni virtuosi e Amministratori lungimiranti.
Purtroppo prendiamo atto che se questi Comuni scontano, più di altri, il peso di un ritardo sui tempi di svecchiamento e di riforma per scelte politico-amministrative il più delle volte incomprensibili e per le altre viziate da pressioni di campanile. Se non avessimo negli anni del nostro mandato , progettato una raccolta differenziata ottimale , acquisito le quote ATA e Servizi Ambientali, rinegoziato il Trasporto Pubblico Locale , installato il WiFi ecc.. , stipulato convenzioni e atti oggi utili, vinto parti di cause vecchie intentate e/o subite dalle precedenti amministrazioni , estrazione simile all’attuale , per le quali almeno un minimo aggiornamento è stato fatto , saremo oggi al palo. Da qui la nostra contrarietà per un andazzo che non ci piace e per il quale i cittadini di Giustenice sono tornati a soffrire”, conclude Rozzi.