Savona. “Salviamo il 6210”: è questo il nome della pagina Facebook che supporta la protesta dei pendolari ferroviari “contro l’ipotetica soppressione del treno regionale 6210 Savona-Imperia Oneglia”.
“Come noto – ricordano i promotori dell’iniziativa – dal prossimo 13 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario ferroviario che introduce, anche in Liguria, i criteri del cosiddetto ‘orario cadenzato’. Se da un lato si possono notare indubbi vantaggi per l’utenza delle province di Savona e Imperia, primo tra tutti la riduzione dei tempi di percorrenza verso Genova, dall’altro non si può non rilevare un grave problema che andrà ad interessare almeno quattrocento studenti pendolari del savonese”.
“L’offerta ad oggi disponibile online, infatti, presenta come soluzioni di viaggio da Savona verso ponente le sole partenze di due regionali ‘veloci’ alle 12.27 e 14.27, manca il regionale ‘lento’ alle 12.50, pur previsto in tutte le altre fasce orarie (14.50, 16.50, 18.50 ecc.) e sopratutto manca il regionale in partenza alle 13.40, fondamentale per garantire il ritorno dalle lezioni ai ragazzi che frequentano gli istituti superiori di Savona risiedendo nei comuni rivieraschi, almeno fino ad Alassio, sebbene, a titolo di esempio, si fa notare come vi siano persino studenti pendolari da Imperia a Savona”.
In assenza di questo servizio, i ragazzi all’uscita da scuola dovranno attendere quasi un’ora e mezza cui aggiungere il tempo del viaggio. Ma il problema non riguarda solo gli studenti: “Al loro disagio si somma quello di altri pendolari che lavorano a Savona in orario mattutino e rientrano con l’attuale regionale 11274 di cui è prevista la soppressione”.
La richiesta del gruppo è chiara: “Considerando che in altre fasce orarie l’introduzione del cadenzamento è stata comunque accompagnata da servizi aggiuntivi ‘spot’ o mantenendo l’attuale offerta, si richiede di revocare la soppressione del regionale 6210 o di introdurre analogo servizio in partenza da Savona dopo le 13.30 con termine corsa almeno ad Alassio, se proprio non vi è la possibilità di mantenerne la traccia attuale”.