Savona. Lupi che scorrazzano sulle Alpi Marittime della Liguria e della vicina Costa Azzurra che dilaniano pecore e capre mettendo in allarme gli allevatori.
A fine giugno, il governo francese ha autorizzato a sopprimere 36 lupi nella vasta area, dall’Alsazia e dalla Lorena, al nord-est, giù fino alle Alpi e poi, verso ovest, fino ai Pirenei, dove gli animali sono ricomparsi.
Da quella data a oggi sono sette i lupi abbattuti, mentre il ripopolamento ha fatto sì che dal 1992, da quanto cioè sono ricomparsi dopo circa sessant’anni, siano circa trecento gli animali che vivono sulle Alpi francesi. E la stessa cosa ora si vive anche sulle montagne del Savonese in particolare in Val Bormida dove sono sempre più frequenti gli avvistamenti. “I lupi vanno abbattuti. Non c’è alternativa”. dicono gli allevatori che hanno dovuto fare i conti con la loro presenza.
Le cause del ripopolamento, secondo gli allevatori che chiedono misure drastiche, sono determinate dai progetti in tal senso avanzati dagli animalisti, ma anche dal “lassismo” italiano: nel Belpaese, infatti, i lupi che popolano l’arco alpino occidentale sono moltissimi.
Anche nel cuneese, però, la situazione è grave: “Difendeteci dai lupi o lasciamo la montagna. Intere mandrie si sono disperse o sono precipitare nei canaloni perché aggredite dai lupi”, è l’appello lanciato dagli allevatori che abitano nella zona, uno dei quali ha raccontato di essere stato “accerchiato: ho visto i denti dei lupi, ho avuto paura di morire”.