Pressione fiscale

Savonesi tartassati? Martino chiarisce: “Noi tra i comuni liguri con meno tasse”

Savona. L’assessore comunale alle finanze del comune di Savona Luca Martino smentisce la tabella pubblicata da Il Sole 24 Ore che riporta il dato di Savona ai primo posti (la settima) per la tassazione locale. “Sono valori che tengono conto solo dell’ultimo e degli aumenti apportati da tutti i comuni liguri e italiani a seguito del fondo di solidarietà e del taglio dei finanziamenti statali. E’ una classifica che non tiene conto dell’andamento della tassazione locale e la tabella ha poco senso ed è fuorviante: non è vero che Savona ha una tassazione più alta che altrove”.

Secondo Martino Savona è tra le più basse a livello ligure in termini di pressione fiscale e in media a livello nazionale: “La reale pressione pro capite a Savona (quanto paga in un anno un savonese per tasse locali) è 760 euro anno, in linea con la media nazionale (+3%, la media è 741 euro), quindi una pressione per nulla esagerata: ad esempio Genova 853, Spezia 861, Sanremo 1136, Chiavari 1042, Ventimiglia 830. Solo Imperia e Rapallo sono sotto alla nostra media. Questo dicono i dati e le statistiche”.

“E questo mantenendo investimenti pubblici per la città, servizi, welfare e riducendo l’indebitamento del nostra Comune e a fronte di una diffusa crescita della tassazione locale (che indubbiamente ha toccato anche la città di Savona) a seguito di una politica nazionale avviata nel 2007 di fortissima riduzione di finanziamenti ai Comuni; un taglio di risorse drammatico, da noi a lungo denunciato, a cui abbiamo fatto fronte con una politica di forte intervento pubblico, mirato soprattutto al sociale, al turismo, alla cultura, ai lavori pubblici ed altre voci prioritarie. A fronte di questo forte intervento pubblico – avviato da questa amministrazione 10 anni fa, e che rivendico – vi è stato necessariamente un incremento nell’indebitamento (anche se non tutti gli interventi sono stati finanziati da mutui e vi sono stati entrate importanti come i 5 milioni e 400 mila euro frutto  dell’accordo con la Banca d’Italia circa il riconoscimento dei crediti vantati dal Comune per la dismissione della sede savonese) ma voglio anche sottolineare che lo stock di indebitamento che questa amministrazione lascerà alla prossima è inferiore a quello ereditato dalla prima Giunta Berruti”.

“E’ vero, dal 2010 ad oggi c’è stato un aumento dell’88% della pressione fiscale a Savona, ma ripeto è stato meno che in altri comuni e frutto della doppia decurtazione che hanno subito gli enti locali. Mi auguro che segnali positivi possano essere confermati dalla Legge di Stabilità: auspichiamo già dal 2016 di poter ridurre la Tasi sulla prima casa – sottolinea l’assessore Martino – La nuova legge 2016, infatti, per la prima volta non ha tagli ai comuni, invece c’è la possibilità di questa riduzione fiscale importantissima per i cittadini, in quando con la nuova legge è prevista una integrale restituzione al Comune dell’introito ricavato dall’imposta”.

“Una misura importante (che ci auguriamo sia transitoria, sperando che, dal 2017, il Comune possa contare su risorse provenienti dal trasferimento a livello locale di una parte di fiscalità nazionale), su cui posso avviare una riflessione ed una proposta per il prossimo Bilancio: facciamo un passo in più e aggiungiamo a questo previsto rimborso un’ulteriore diminuzione della pressione fiscale. Voglio ricordare, tra i nostri interventi che alleggeriscono la pressione fiscale, le detrazioni sulla Tasi per la prima casa per alcune categorie di cittadini, una riduzione, e quindi una mancata entrata, del valore complessivo di 1,8 milioni di euro, finanziati dalla Tasi sulla seconda abitazione, quindi da chi aveva qualcosa di più rispetto alle categorie beneficiate dallo sgravio”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.