Strada giusta

Risorse per le convenzioni tra Comuni, Camiciottoli (Anpci): “Unica via per salvare i servizi”

Camiciottoli Pontinvrea

Liguria. “L’ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni) lo aveva sempre chiesto se la legge prevede che oltre alle Unioni si possano esercitare le funzioni in forma associata queste ultime devono avere una forma economica di sostegno. Oggi grazie all’Assessore Mai, (già Sindaco di un Comune di minore entità) il primo risultato è arrivato. Con delibera del 16 novembre, vengono stanziati 600 mila euro a favore di quei Comuni che scelgono le convenzioni invece che le unioni”. Questo il commento di Matteo Camiciottoli referente nazionale per l’Associazione Piccoli Comuni d’Italia e sindaco di Pontinvrea.

“Questo risultato portato a casa grazie alla disponibilità e al confronto con l’assessore Mai, è di un importanza vitale, perché fermo restando che la mia posizione è che se attiviamo delle convenzioni o ancor di più delle unioni non dovrebbero essere finanziate, ma autofinanziarsi, non era pensabile accettare visto l’aumento di costi che portano queste forme associative che venissero scaricate completamente sui comuni e sui cittadini”.

“D’altronde oggi anche l’ANCI è stata folgorata sulla via di Damasco ed è passata dal supportare convintamente solo le unioni (anticamera delle fusioni e distruzione del nostro territorio) a un documento, quello di Cagliari, dove non solo mi rispecchio, ma sembra che siano state copiate le cose che dicevo quando pochi mesi fa mi si voleva commissariare perché mi rifiutavo di fare le Unioni”.

“Nel documento di Cagliari appunto si cita in esordio l’articolo 5 della costituzione inemendabile, e poi si parla di unioni volontarie, non più di funzioni ma di servizi, di cancellazione del patto di stabilità per i piccoli comuni e la possibilità per i piccoli comuni di poter fare acquisti fino a 40.000 mila euro senza passare dalla centrale unica di committenza come inspiegabilmente concesso ai comuni sopra i 10.000 abitanti”.

“Se questa linea di ANCI rimane tale diamo la massima disponibilità al dialogo, ritenendo che non sia una questione commerciale di chi ha più iscritti ma sia una battaglia per difendere la nostra storia, il nostro territorio, la nostra identità nazionale che è costituita in Italia dai Comuni” conclude Camiciottoli.

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