Albenga. Un drone in volo alla foce del fiume Centa per un’analisi con il georadar. Si è concluso con una parte pratica il corso di 48 ore promosso all’aeroporto Clemente Panero da Nowlanding e Eurodrone che ha visto la partecipazione di giovani ricercatori. Con il ricercatore universitario Mauro Cortellessa hanno appreso le ultime nozioni in materia di nuove ricerche con l’uso del georadar, strumento che prossimamente verrà impiegato anche dall’alto e non più solo a terra.
Un corso che si è svolto in due giorni con una prima parte pratica ieri e oggi nell’aerostazione dello scalo villanovese e stamattina alla foce del fiume albenganese. E’ stato compiuto un volo d’ispezione con l’analisi del terreno. Le immagini, ma soprattutto l’ispezione del sottosuolo saranno poi studiate dai tecnici che hanno partecipato ad uno dei primi seminari specializzati mai organizzati finora in uno scalo aeroportuale.
“Sono state due giornate di studio e di approfondimento molto interessanti e intens. Nuovi sistemi e nuove tecnologie a cominciare dall’impiego dei droni possono essere impiegate per l’analisi del terreno anche per scoprire sostanze inquinanti. Uno screening del terreno mirato che può essere effettuato anche in aree anche inaccessibili per individuare discariche e quindi svolgere successivi interventi di bonifica”, hanno spiegato Stefano Gagino di Nowlanding e Roberto Di Munno di Eurodrone.
Con questo primo corso all’aeroporto di Villanova si aprono scenari inediti. “La sede di Nowlanding è aperta ai ricercatori per nuove campagne di studio da svolgere nell’area del nord ovest con esperti e tecnici specializzati”.