Toirano. Le amministrazioni comunali della Riviera serrano i ranghi per dare ancora maggiore impulso alla lotta al punteruolo rosso, il coleottero che infesta le palme causandone (nella maggior parte dei casi) la morte e rendendone necessario l’abbattimento.
Giovedì scorso i sindaci di undici comuni del savonese si sono riuniti a Finale, su invito del sindaco Ugo Frascherelli, per gettare le basi di un tavolo permanente in seno al quale elaborare strategie comuni volte a contrastare il parassita. In attesa della costituzione di questa “task force”, i singoli Comuni si stanno attrezzando per conto proprio mettendo in atto interventi di contenimento.
E’ il caso, ad esempio, di Toirano: nei giorni scorsi il sindaco Gianfranca Lionetti ha emesso un’ordinanza con cui si impone a tutti i proprietari di terreni su cui esistono palme, ai vivaisti e a tutti gli operatori del settore di “seguire le linee guida del ‘Piano d’azione regionale’ emanato dal Servizio Fitosanitario Regionale e scaricabile dal sito del Comune, per contrastare l’introduzione e la diffusione del punteruolo rosso delle palme” e di “segnalare immediatamente eventuali sospetti di infezione o della presenza nel territorio comunale di palme infette al Servizio Fitosanitario Regionale e al settore lavori pubblici, manutenzione e ambiente del’ufficio tecnico comunale”.
L’ordinanza è simile a quella emessa qualche giorno prima dal sindaco di Loano Luigi Pignocca e difatti ne condivide ragioni e obiettivi: “Il punteruolo rosso – ricordano dal municipio toiranese – è un coleottero curculinoide la cui pericolosità è stata riscontrata ormai da tempo sul territorio regionale e che nelle località dove si è insediato le sue infestazioni hanno assunto i connotati di un’emergenza fitosanitaria provocando estese e devastanti morie di palme”
“La lotta al punteruolo rosso è obbligatoria su tutto il territorio nazionale perché costituisce una minaccia per il patrimonio arboreo delle palme e può costituire un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini. Al fine di contrastare la diffusione del parassita, quindi, è necessario “attuare con urgenza tutte le dovute azioni di profilassi e le procedure disposte dalla normativa vigente per l’eradicazione dell’insetto”.
Il Comune sta provvedendo all’esecuzione di interventi di lotta relativamente alle aree pubbliche, ma vista la “virulenza” del parassita è necessario che vengano messi in atto interventi simili anche “sulle aree private a cura e spese dei proprietari di palme”.
Inoltre, gli stessi privati sono tenuti ad “attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del Servizio Fitosanitario Regionale nel caso di palme infestate” e a “non lasciare in ogni caso sul terreno o sulle strade parti vegetali di palme visibilmente infestate (foglie, capitelli ecc.), che in attesa delle prescrizioni del Servizio Fitosanitario Regionale, dovranno essere finemente triturate e smaltite presso centri autorizzati”.
Se non messi in atto anche dai privati, gli interventi preventivi effettuati dal Comune potrebbero risultare inefficaci a causa dell’altissima diffusione del punteruolo rosso. Anche per questo, chiunque non rispetterà l’ordinanza rischia di incappare nelle sanzioni previste dall’articolo 650 del codice penale riguardante la “Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”, che prevede anche l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro”.