Vado Ligure. Si terrà questa mattina il primo incontro tra i sindacati e la dirigenza del Gruppo Geotea, che con le sue aziende Bossarino ed Ecosavona (partecipata anche dai Comuni di Vado e Savona) ha in mano la gestione delle discariche nel comprensorio vadese. Prima un giro dei cantieri a Bossarino, quindi una visita a EcoSavona e poi il vertice tra i rappresentanti delle sigle sindacali e l’amministratore delegato di Waste Italia, Enrico Friz.
Un incontro che i sindacalisti non esitano a definire fondamentale. “Iniziamo la discussione, e partiamo per vedere se il piano industriale è quello giusto per avere ricadute sul territorio e garantire la prosecuzione dell’attività” è l’auspicio di Roberto Speranza di Fit Cisl. Le aspettative sono forti: “L’azienda deve mettere sul tavolo i dati – intimava a fine ottobre Franco Paparusso, di Uil Trasporti – con i quali potremo confrontarci per capire se queste aziende hanno un futuro e quale tipo di futuro. Ad esempio la discarica di Bossarino, dove dovrebbe esserci un progetto di avviamento, vorremmo sapere come prosegue. E’ indispensabile anche per evitare lo stato di agitazione, dato che i lavoratori sono molto preoccupati da questa situazione”.
Già, i lavoratori. Tra tutte e tre le aziende sono circa 60, a cui va aggiunto l’indotto: “Noi vogliamo capire cosa succede in quelle tre aziende perché avevano rappresentato fino ad oggi garanzia occupazionale – spiega Fausto Dabove, di Funzione Pubblica Cgil – e anche un certo tipo di servizio per tutto il territorio savonese; è chiaro che dai piani che il nuovo gruppo ha su queste tre aziende discendono una serie di cose che attendiamo di conoscere. Sappiamo benissimo che è un settore sottoposto a modifiche normative e risente di tante cose, però un minimo di prospettiva industriale, di progettualità e di investimenti riteniamo che sui siti di Vado vadano fatte, per dare continuità”.