Varazze. Morte per arresto cardiaco, dopo i giorni di coma provocati dall’aggressione e dal violento pugno al volto: questa la causa della morte di Riccardo Cinco, che, dopo il risveglio all’ospedale Santa Corona e una prima fase di riabilitazione, è deceduto presso il centro specializzato di La Spezia. Oggi pomeriggio si è svolto l’autopsia sul corpo del 44enne varazzino, eseguita dal medico legale Alessandro Bonsignore, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura savonese e coordinata dal pm Daniela Pischetola.
L’esame autoptico doveva chiarire se l’aggravarsi del quadro clinico del paziente sia stato un effetto diretto del pugno, accertando il nesso di causalità tra il comportamento di Gabraj e la morte del 44enne varazzino.
Dall’analisi macroscopica è stato confermato il decesso avvenuto per arresto cardio-circolatorio, tuttavia si attendono risposte più precise dagli esami istologici sui campioni prelevati, che potranno dare elementi medico-legali più precisi sul quadro del decesso, anche in riferimento alla sua condizione cerebrale e ai danni al cervello provocati dal pugno, con le conseguenti complicazioni cliniche del caso.
La salma dovrebbe rientrare a Varazze lunedì, con la camera ardente che sarà allestita presso la Chiesa di Sant’Ambrogio a Varazze. I funerali di Riccardo Cinco si svolgeranno martedì prossimo: la salma sarà tumulata temporaneamente presso la cappella dei sindaci del cimitero comunale, prima dell’ok dell’autorità giudiziaria per la cremazione del corpo voluta dalla famiglia del 44enne varazzino.
La famiglia si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico dell’albanese 23enne Sabit Gabraj, ora accusato di omicidio preterintenzionale. La moglie ha nominato come avvocato Paolo Nolasco del Foro di Savona che assisterà la famiglia in sede penale e civile.